Grande Fratello: Luigi Favoloso potrebbe abbandonare la casa

Luigi Favoloso potrebbe essere squalificato durante la prossima diretta del Grande Fratello. L'indiscrezione viene lanciata da "Il Tempo", che rivela anche le possibile squalifiche

Grande Fratello: Luigi Favoloso potrebbe abbandonare la casa

I fan del Grande Fratello, reality show di Canale 5 che viene condotto da Barbara D’Urso, sanno benissimo che il comportamento di Luigi Favoloso non è dei migliori. I suoi comportamenti definiti “da bullo”, hanno mandato a monte più di dieci sponsor, cosa davvero grave per la trasmissione.

Proprio a causa di questo addio degli sponsor gli autori si sono convinti a prendere dei provvedimenti immediati prima che sia troppo tardi. La soluzione più realistica e forse quella più giusta sarebbe quella di eliminare dalla casa Luigi Favoloso. A lanciare questa indiscrezione è il sito de “Il Tempo”.

Per il sito infatti la cosa più realistica è una espulsione “camuffata“: “All’improvviso, infatti, i concorrenti hanno manifestato una grande insofferenza verso il bullo che prima seguivano come fosse una divinità scesa nella casa di Cinecittà. Lucia Orlando, Mariana Falace, Danilo Aquino, Simone Coccia, Veronica Satti hanno detto di voler nominare Favoloso (su suggerimento del Confessionale?). Se ci fosse un’eliminazione diretta a freddo, il gioco sarebbe fatto”.

L’altra strada invece che si potrebbe prendere è l’auto eliminazione. Sempre per il sito “Il Tempo” gli autori potrebbero approfittare delle ultime parole usate da Luigi Favoloso in confessionale dove dichiara che gli mancherebbe la sua ex Nina Morić e che avrebbe sbagliato tutto con Patrizia Bonetti. 

Una scelta abbastanza drastica ma realistica, poiché il reality show non può perdere ancora altri sponsor. In questo momento infatti la situazione pare disperata, e ogni giorno che passa la vicenda diventa sempre più grave. Oltre alle aziende, anche i telespettatori da casa sono stufi del comportamento di Luigi Favoloso e sarebbero felici di vedere questo abbandono.

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