Differentemente dal Grande Fratello VIP la diretta de il Grande Fratello 15 consente ai telespettatori di seguire le vicissitudini della casa solo dalle 10 di mattina alle 2 di notte. Ieri notte Luigi Favoloso e Alberto Mezzetti son giunti prossimi alla rissa, ma una volta conclusasi la diretta deve essere successo qualcosa di veramente grave. Lucia Bramieri questa mattina ha rivelato: “Non eravamo in diretta, non ci può essere squalifica”. I concorrenti conoscono gli orari della diretta e tendono a censurarsi in attesa delle ore oscurate.
Cosa è accaduto? La notte deve essere stata particolarmente vivace tanto che Angelo Sanzio ha affermato che hanno bevuto troppo vino, Luigi si è scaldato ed è successo quello che è successo e che tutti sanno: Filippo Contri ha spronato Luigi a scusarsi con Coccia. Favoloso ha offeso la fidanzata di Simone Coccia Colaiuta, l’onorevole Pezzopane, l’uomo si è innervosito notevolmente arrivando quasi a mettergli le mani addosso.
Luigi ha preso a denigrare Stefania dicendo che è una nana, che lei e Simone sono una coppia di merda: “Quando uscirò da qua ho mio figlio, mia madre, la mia fidanzata ad attendermi, lui chi ha quando esce? Uscirà dopo una grande figura di merda” ha confessato Coccia ad Aida.
Simone ha sottolineato che la compagna è senatrice, e sa che certe cose non può permettersele. L’ex fidanzato di Nina Moric, oltretutto, ha provocato Alberto sentenziando che ha manipolato Aida per poi scaricarla, dicendogli che è un buffone, abituato alle scimmie, un falso: “Adesso che si è integrata la tratti male. La verità è che sei finito. Hai sentito i fischi verso Aida e hai capito che sei finito”.
Secondo gli utenti di Twitter, sono diversi gli episodi preoccupanti accaduti durante le notti oscurate: fra questi Luigi Favoloso avrebbe aggredito Alberto Mezzetti, sia Alberto che Aida sarebbero stati circondati dal branco famelico, come raccontato dalla stessa Nizar: “mi hanno accerchiata, urlavano e mi spaventavano“. La mancata diretta h24 consente ai vigliacchi, al gruppo, di essere se stessi, eludendo, oltretutto le punizioni.