Fabio Fazio, la Corte dei conti archivia l’inchiesta: “Il suo compenso da 2.240.000 euro è regolare”

Secondo la Corte dei conti, il compenso di Fabio Fazio a Rai 2 è totalmente regolare e ogni puntata di "Che tempo che Fa" avrebbe avuto un prezzo medio inferiore del 50% rispetto a un programma d'intrattenimento Rai.

Fabio Fazio, la Corte dei conti archivia l’inchiesta: “Il suo compenso da 2.240.000 euro è regolare”

La Corte dei conti, l’organo di rilievo costituzionale, con funzioni di controllo e giurisdizionali, ha deciso di archiviare l’inchiesta di Fabio Fazio. Secondo i magistrati che hanno studiato tutte le carte il compenso del conduttore, che si aggira a 2.240.000 euro per la conduzione e per la produzione della sua trasmissione “Che tempo che fa” sono totalmente regolari.

Questa inchiesta si è aperta durante lo scorso maggio a causa di una richiesta dell’ex esponente del PD Michele Anzaldi, che ora ha deciso di aderire al nuovo partito “Italia Viva” con leader Matteo Renzi. Pure per questo motivo, Fabio Fazio fu costretto a tagliarsi il suo stipendio sotto richiesta della Rai.

Lo sfogo di Fabio Fazio

Il conduttore commenta un articolo scritto su “Il Messaggero“, dove si legge che la Corte dei conti ha ritenuto regolare il suo contratto stipulato su Rai 2, escludendo che questo maxi-stipendio sia un danno erariale. Nelle motivazioni del PM viene poi aggiunto: “Il costo di ogni puntata di Che Tempo che Fa è stato inferiore del 50% rispetto al costo medio dei programmi di intrattenimento Rai”.

Fabio Fazio si dichiara molto felice per questa notizia, seppure non nasconde di aver ricevuto un forte danno alla sua immagine negli ultimi anni: “…e dopo un linciaggio durato anni, questo è l’ovvio finale: #ctcf ha un costo puntata inferiore del “50% della media dei programmi di intrattenimento Rai”. Nel frattempo #ctcf è su raidue, il mio contratto è stato rivisto e il danno di immagine subito è ormai subito”.

Questo linciaggio mediatico è stato perpetrato soprattutto da Giorgia Meloni, che ha definito Fabio Fazio come una vergogna nazionale per aver dedicato la standing ovation a Carola Rackete. Neanche Matteo Salvini, attualmente leader della “Lega”, è stato clemente nei suoi confronti, attaccando il conduttore di “Che tempo che Fa” durante i vari comizi fatti nelle piazze italiane.

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