La nuova serie tv dal titolo Amore pensaci tu, diretta da Francesco Pavolini e Vincenzo Terracciano (nata dopo una sorta di collaborazione tra Mediaset, Corepla, Comico e Cial), presto andrà in onda su Canale 5 in prima visione assoluta,
La fiction racconterà, sospesa in un perfetto equilibrio tra realismo e commedia, la storia di quattro papà che si cimenteranno nell’educazione dei loro bambini all’interno di famiglie dove i ruoli saranno drasticamente invertiti.
Nella nuova fiction, composta da 10 puntate, andremo a vedere infatti le vicissitudini di quattro diversi nuclei familiari:
quello di papà Luigi (interpretato da Emilio Solfrizzi) e Gemma (Valentina Carnelutti), all’interno del quale il padre, assiduo lavoratore concentrato sempre a mantenere ben saldo il bilancio della famiglia, improvvisamente si ritrovano senza lavoro, ritrovandosi quindi ad occuparsi delle sue tre figlie mentre la moglie dovrà pensare a tutt’altre questioni;
quello di Filippo Nigro, nelle vesti di Marco il quale, al contrario del precedente capofamiglia Luigi, dopo aver fatto per lungo tempo il “mammo” ricomincerà a lavorare facendo affidamento sulla sua compagna Anna (Giulia Bevilacqua) nell’accudire i loro figli;
quello di Tommaso e Francesco (interpretati da Giulio Forges Davanzati e Fabio Troiano) coppia gay impegnati a gestire la loro nipotina nonostante la personalità ingombrante di nonna Tina ( interpretata dalla brava Giuliana De Sio) che ovviamente non farà avere alla coppia vita facile;
quello di Carmine Recano e Martina Stella nelle vesti di Jacopo ed Elena, una coppia di coniugi separati, che tentano, proprio come spesso accade in tante famiglie “reali”, di risolvere la questione dell’affidamento dei loro figli.
Nel cast vedremo anche Benedetta Gargari, Emanuele Macone e Margherita Vicario.
La fiction, inoltre, si occuperà – indirettamente – anche di raccolta differenziata: i protagonosti, infatti, cercheranno di “spiegare” agli italiani, divertendosi, in quali cassonetti depositare alcuni involucri che continuamente ci lasciano qualche dubbio, come ad esempio i cartoni del latte o dei succhi per bambini, i bicchieri di plastica utilizzati, e altra spazzatura.