A Menlo Park devono avere la “sindrome da nord Europa”, e non dormire mai. Almeno a giudicare dalle moltitudini di novità previste per le sue companion app, e considerando quelle in arrivo su Instagram e WhatsApp.
Le novità per Facebook stessa
La carne al fuoco è tanta: non perdiamoci in indugi. Nell’Agosto scorso, destò molto clamore l’annuncio di Watch, la piattaforma TV di Facebook che, negli USA, in diretta concorrenza con Prime Video di Amazon e Netflix, intendeva offrire documentari, film, show, e contenuti esclusivi (un po’ come il concomitante progetto di YouTube TV). Ebbene, tale piattaforma è pronta, secondo il quotidiano locale The-Ken, ad esordire anche in India, tra il Gennaio ed il Marzo del 2018, sfoderando – nel bouquet d’esordio – i diritti di trasmissione della Premier League indiana. Considerando che l’utenza indiana del social, per la maggior parte anglofona, ha da poco superato quella americana (241 vs 240 milioni), il passo era obbligato ed atteso.
Un’altra novità che riguarda da vicino Facebook è inerente alla realtà virtuale. Da tempo, il social in blu supporta foto e video esplorabili a 360° ed ha esteso questo formato anche ai live. Ora, per caldeggiare ancor più l’uso del suo visore Oculus Rift, Zuckerberg ha introdotto nel News Feed diverse avventure interattive esplorabili sia dai visori VR (compreso il Gear VR) che dai browser che supportano la “modalità VR”. Tra le prime avventure comparse, vi sono il sorvolo della futuristica skyline di Dubai, con i suoi grattacieli innovativi, i viaggi artistici nel British Museum e nella National Gallery, e l’esplorazione della giungla, alla ricerca degli oggetti, in tema con la prossima uscita del film “Jumanji Welcome to the Jungle”.
Quelle per Messenger
Ovviamente, anche Messenger, la chat app del gruppo, non poteva rimanere indietro e, per questo motivo, è stata attenzionata con un aggiornamento che, in diversi paesi (Stati Uniti, Canada, Francia, UK, Singapore, Australia, e Corea del Sud), permetterà di inviare e ricevere immagini in 4K, senza alcun ritardo rispetto ai 17 miliardi di immagini a bassa risoluzione scambiate ogni mese tramite Messenger. Per l’Italia, occorrerà attendere il roll-out previsto nelle prossime settimane. Assieme alla novità in questione, Messenger ne eredita un’altra: la collaborazione con PayPal, che ha portato allo scambio di micropagamenti all’interno delle chat, tra i contatti dell’app, si è estesa, ed ora è possibile, sempre nelle chat, inviare anche (tramite un add-on) delle fatture PayPal (con nome dell’oggetto, quantità, foto, descrizione, e ammontare da pagare) per richiedere il pagamento di un oggetto, fase – quest’ultima – fattibile, manco a dirlo, senza la necessità di lasciare la conversazione in corso tra venditore e acquirente.
Senza dimenticare Instagram
Quando si parla di immagini, è impossibile non pensare all’app principale nel photo sharing, ovvero ad Instagram. L’app, che – ricordiamo – fa parte del portafoglio applicativo di Menlo Park, ha rilasciato un aggiornamento per Android e iOS nel quale viene semplificato il modo in cui si può partecipare alle altrui dirette. Chi ne segue una, avrà un apposito pulsante per inoltrare la sua voglia di partecipare ad un amico il quale si ritroverà tutte le richiede di partecipazione nell’area dei commenti, e potrà scegliere tra queste, o invitare – sponte sua – uno degli spettatori al live streaming intrapreso. Come in precedenza, sarà possibile rimuovere un utente da una diretta, o abbandonarla, a propria discrezione, e sempre nell’ambito di un’interfaccia che, per l’occasione, dividerà lo spazio del display in 2 sezioni sovrapposte.
E la celeberrima WhatsApp, sempre più snapchattiana
Del gruppo Facebook, però, fa parte anche WhatsApp. Possibile che quest’ultima venisse trascurata? Neanche per idea! Secondo i proverbiali insider di WABetaInfo, la chat in verde più usata al mondo si arricchirà presto di un’ulteriore prestito da Snapchat: parliamo di un adesivo con l’indicazione della posizione, che permetterà di geolocalizzare o la sede di uno scatto, o il luogo in cui si è pensato di condividere uno Stato temporaneo.