Settimana particolarmente intensa quella che YouTube si è lasciata alle spalle, con diversi aggiornamenti e novità che riguardano sia l’app principale, che eredita la facoltà di programmare le dirette e la possibilità di supportare i video in HDR sino a 1080p, sia i servizi derivati YouTube Kids e YouTube TV.
Per quanto riguarda l’app “madre” di YouTube, con la versione 12.42.59 per Android, è arrivata anche in ambito mobile una funzione prima riservata solo alla controparte web based del noto video sharing: si tratta della possibilità di programmare le dirette streaming, precisando prima il loro titolo e descrizione e, in seguito, stabilendo la data e l’ora in cui far partire il live.
Un’altra novità riguarda la possibilità di riprodurre i contenuti in HDR, formato sempre più supportato da una gran varietà di device. Tale funzione, invero, è stata introdotta a Settembre, ed ha goduto subito di molto consenso, seppur con qualche problema: diversi utenti, infatti, hanno lamentato che, cimentandosi nella riproduzione di contenuti ad elevata risoluzione, ad es. a 1440p, l’app androidiana di YouTube mostrava qualche problema e incominciava a perdere di fluidità, oltre a saltare qualche frame, come se i device mobili non disponessero ancora della necessaria potenza per supportarla. Per questo motivo, Google ha deciso, per ora, di abbassare la risoluzione massima a 1080p, ovvero al FullHD.
La terza novità riguarda, invece, l’app YouTube Kids, uno spin-off per bambini, lanciato nel 2015 in 35 paesi, con – al momento attuale – 11 milioni di fruitori settimanali. All’interno di questa applicazione è stata introdotta un’interfaccia dinamica che si adatta all’età del bimbo, mostrando meno testo ai più piccoli, e più contenuti in Home a disposizione dei più grandi: oltre a ciò, ma più in ambito funzionale, è stato ridisegnato il sistema di parental control a disposizione dei genitori. Questi ultimi, d’ora innanzi, potranno creare, protetti da una password, un account per ciascun pargolo, in base ai propri criteri, all’età, ed agli interessi del piccino: espletato questo passaggio, l’account non rimarrà vincolato ad un particolare dispositivo, ma seguirà il suo “padroncino” anche su altri smartphone o tablet.
E concludiamo con YouTube TV, il servizio di contenuti a pagamento – lanciato ad Aprile negli USA – con un abbonamento di 35 dollari mensili ed un bouquet di 40 canali: ebbene, tale servizio, grazie alla creazione di un’app ad hoc, sbarcherà anche sugli smartphone e sulle smart TV che, fino ad oggi, dovevano basarsi sul ricorso ai ChromeCast per esportare i contenuti sugli schermi delle TV. Ad essere supportate, inizialmente, saranno le Android TV e, in seguito, quelle connesse alla Rete via set-top-box, come le Apple TV: faranno eccezione solo i dongle Fire TV (es. il Fire TV Stick Basic Edition sbarcato anche in Italia), in quanto portatori di un servizio rivale (Amazon Prime Video).