Windows 10 diventerà a pagamento? Si, ma bisogna fare chiarezza

Le ultime indiscrezioni parlano di una particolare divisione ad hoc creata all'interno di Microsoft. Tale divisione si occuperà dello sviluppo di un particolare software che, secondo alcune fonti, farà diventare Windows 10 a pagamento.

Windows 10 diventerà a pagamento? Si, ma bisogna fare chiarezza

Al giorno d’oggi, la maggior parte dei PC in circolazione possiede al proprio interno una copia del software di Windows 10. Il moderno sistema operativo di Microsoft, concesso per la prima volta sotto-forma di servizio (piuttosto che come un prodotto da rivendere), dispone di funzionalità altamente valide e, aggiornamento dopo aggiornamento, vede ridotti i propri bug. Chiunque possegga un PC, inoltre, può usufruire di aggiornamenti sulla sicurezza, per esempio, in forma totalmente gratuita.

La gratuità di Windows 10, tuttavia, potrebbe essere messa a repentaglio. Stando ad alcune indiscrezioni provenienti dal sito americano CNET, Microsoft avrebbe creato, al proprio interno, una divisione ad hoc per la progettazione di un nuovo servizio chiamato Microsoft Managed Desktop. Questa nuova funzionalità, che sarà integrata nelle prossime versioni dell’OS, permetterà la gestione centralizzata di una serie di computer facenti parte di una stessa rete risparmiando, così, il tempo necessario alla configurazione di tutte le macchine.

L’azienda di Redmond, però, avrebbe deciso di richiedere un canone mensile per usufruire di questa funzionalità. Di conseguenza, chiunque decida di adottare tale software rischierebbe di incorrere in un pagamento ricorrente per poter sfruttare le funzioni dell’OS di Microsoft. Ma si tratta, quindi, di un pagamento obbligato a cui devono sottostare tutti gli utenti?

Fortunatamente no. Microsoft Managed Desktop, come indicato dall’omonima società, è un software pensato per un’utenza business (si riferisce, quindi, ad un ambiente aziendale) dove è necessario configurare tutti i PC degli impiegati con la medesima configurazione. Di conseguenza, se l’azienda stessa dovesse rinunciare a tale software, essa non dovrebbe incorrere nel pagamento di alcuna somma di denaro.

Lo stesso concetto, ovviamente, dovrebbe valere anche per l’utente. Sebbene non ci sia alcuna conferma ufficiale da parte di Microsoft (non si sa nemmeno con precisione quando questo software diverrà disponibile), gli utenti non saranno costretti a pagare una tariffa mensile e, quindi, l’azienda dovrebbe continuare a richiedere unicamente la somma corrispondente al valore di una licenza di Windows 10.

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