WhatsApp: polemiche sulla privacy, nuove beta e novità per Android e iOS

Da Menlo Park arrivano nuove beta, con rispettive novità, tra cui l'avanzamento dei lavori per la funzionalità dell'account multi-dispositivo, e un piccolo restyling grafico: il tutto mentre la chat app è investita da nuove polemiche sulla privacy.

WhatsApp: polemiche sulla privacy, nuove beta e novità per Android e iOS

WhatsApp, sin dalle sue origini, si è affermata come l’applicazione di messagistica istantanea più popolare tra gli utenti, e ciò l’ha inevitabilmente esposta all’attenzione degli hacker, come emerso dall’ultima falla potenzialmente pericolosa poi sanata, ed alle critiche dei rivali, tra cui vanno segnalate quelle appena diffuse da Telegram. Nulla di tutto ciò, tuttavia, sembra fermare i programmatori di Menlo Park che, nelle ultime beta appena rilasciate, hanno incluso migliorie e recondite tracce di un’attesissima novità. 

Qualche giorno fa, Pavel Durov, fondatore del social network russo VKontakte e, soprattutto, della chat app Telegram (di cui è l’attuale CEO), ha pubblicato un corposo intervento, nel quale è andato a ripercorrere, step by step, i tanti episodi che hanno visto WhatsApp sul banco degli imputati, per non aver protetto, come nel caso dello spyware Pegasus, la privacy dei propri utenti. Nel corso della filippica in questione, Durov sottolinea come, sotto l’egida di Facebook, episodi simili si siano moltiplicati, concludendo con la constatazione che la chat app in verde possa quasi essere fatta passare per un trojan, dacché sono frequenti i casi in cui è stata utilizzata per spiare, o portare al suo esterno, le foto ed i messaggi dei suoi utenti, con buona pace della holding in blu che, di conseguenza, non riesce a proteggere adeguatamente le comunicazioni di chi se ne avvale.

Le parole di Durov, tra l’altro, sembrano fare quasi da trampolino di lancio per un allarme appena diffuso dalla security house israeliana Check Point, secondo cui – tra le altre – anche molte app di punta di Zuckerberg (Instagram compresa) risulterebbero ancora affette da tre note vulnerabilità emerse tra il 2014 ed il 2016 (CVE-2014-8962, CVE-2015-8271, CVE-2016-3062) che, pur sanate dai responsabili delle app, risulterebbero ancora in auge (con la possibilità di acquisire la posizione GPS, leggere i messaggi, etc) in quanto non parimenti risolte da tutte le librerie usate nelle app stesse. 

Polemiche ed allarmi a parte, WhatsApp continua a rilasciare implementazioni, spesso facendole precedere da un adeguato periodo di test tramite le proprie beta. A tal proposito, il rilascio della versione 2.19.345 di WhatsApp beta per Android, oltre alla correzione di qualche problema, ha portato in dote, quale minor update, una nuova icona che viene visualizzata quando si invia, o riceve, come allegato, un’immagine: al posto della precedente miniatura, recante l’effigie di una fotocamera, ora viene ritratto un piccolo paesaggio.

Più interessante, ancorché non palese, è quanto celato nella beta 2.19.120.20 di WhatsApp per iOS: in essa, i leaker di WABetaInfo hanno trovato la riga di codice “The recipient’s device list changed. Tap Verify to confirm the new security code” che lascia ben intuire come funzionerà l’uso di uno stesso account di WA su più dispositivi. Nello specifico, ciò dovrebbe passare per l’associazione di una chiave crittografica ad una lista di dispositivi abilitati dell’utente. 

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