Twitter sperimenta un bot per l’assistenza, ed il pulsante dislike

Twitter, secondo quanto emerso da riviste ed esperti del settore, starebbe sperimentando un bot per gestire l'assistenza ufficiale ai suoi utenti, e starebbe introducendo, progressivamente, un pulsante "dislike" per etichettare i tweet sgraditi.

Twitter sperimenta un bot per l’assistenza, ed il pulsante dislike

Twitter, secondo alcuni, è più un fenomeno culturale che economico, visto che è molto utilizzato dagli utenti, ma di difficile resa economica. Probabilmente, anche per diventare più appetibile, è stata rilasciata un’interessante novità – nel microblog del canarino azzurro – che permette di ottenere assistenza tramite il ricorso a un bot. Oltre a ciò, infine, sarebbe presente anche una funzionalità in stile pulsante “dislike”. 

In attesa che venga introdotto il più volte millantato pulsante per la modifica dei tweet pubblicati, la prima novità è stata riscontrata dal portale tematico BuzzFeed News, che avrebbe anche avuto modo di testarla. Secondo il sito in oggetto, Twitter mediterebbe di prestare assistenza ai suoi utenti tramite i messaggi diretti, direzionati da un suo bot ufficiale: quest’ultimo, allo stato attuale, sarebbe ancora in fase sperimentale, ma già molto promettente.

Nello specifico, il bot di assistenza twitteriana NON comprenderebbe il linguaggio naturale, e sarebbe in grado di reagire solo a domande specifiche, alle quali fornirebbe risposte preconfezionate su una serie, ad oggi limitata, di questioni tecniche: ad esempio, grazie a cotal bot, si può recuperare il proprio account, o si possono segnalare alcune violazioni delle linee guide del social. Peccato che tutto ciò avvenga tramite il semplice rimbalzo verso pagine di atterraggio, nelle quali l’utente dovrebbe compilare, da solo, i moduli inerenti alla motivazione per la quale ha contattato l’assistenza.

Come detto, nel momento in cui scriviamo, il bot di assistenza di Twitter è in fase sperimentale, ed il social di Jack Dorsey si riserva di valutarne sia l’accoglienza del pubblico, che il modo in cui quest’ultimo interagirà con la sua “creatura”, ovviamente al fine di decidere se introdurla ufficialmente in squadra, magari in una versione molto più smart. 

L’altra novità, in realtà, potrebbe non essere tale. Il collega di Mashable.com, Lance Ulanoff, infatti, ha scoperto – per puro caso, mentre si accingeva a silenziare un contatto – che, nel menu contestuale di alcuni tweet, era presenta una voce che permetteva di esprimere che quel dato tweet “non gli piaceva“. Nella fattispecie, l’opzione di cui parliamo era inserita tra quella relativa all’aggiunta del tweet ad un Moment, e quella che consentiva di copiare il link del cinguettio medesimo. 

Indagando più approfonditamente, Ulanoff ha scoperto che questa feature è stata introdotta, in sordina, l’anno scorso, a cominciare da iOS, per finire – poi – anche su Android: ad oggi, però, non è possibile rilevarla su tutti i tweet, ma solo su alcuni di essi (in base a quale criterio, non è dato saperlo).

In ogni caso, ben più chiaro è il motivo per il quale la funzionalità del dislike (annullabile solo nell’immediato) sia in corso di sperimentazione sul microblog del canarino azzurro: una volta che si sia etichettato un cinguettio come NON gradito, infatti, compare un messaggio di ringraziamento, che specifica come la scelta fatta dall’utente contribuirà a perfezionare il flusso di ciò che gli verrà mostrato nella TimeLine. 

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