Twitter: polemiche in India, repulisti curiosi, tendenze del 2018, test grafici e funzionali su Android

Twitter, nei giorni scorsi, dopo una polemica nata in India, è tornato a decidarsi al repulisti ed al banning degli account. In vista del 2019, ha pubblicato le tendenze, nazione per nazione, del 2018, ed avviato importanti test, sia grafici che funzionali.

Twitter: polemiche in India, repulisti curiosi, tendenze del 2018, test grafici e funzionali su Android

Se Facebook attraversa un momento non facile, non è che Twitter sia del tutto al riparo dalle polemiche, come dimostrato da un recente viaggio in India del suo CEO: messo da parte ciò, però, Twitter si è riscattato con alcuni repulisti e – dopo aver pubblicato la lista dei suoi trend per il 2018 – ha iniziato a testare qualche novità grafica, oltre a un nuovo player video.

Qualche settimana fa, Jack Dorsey – CEO della piattaforma del canarino azzurro – si è recato in India per conoscere la realtà locale, e – scattandosi una foto in ogni occasione – ha incontrato diverse personalità del posto, tra cui il capo del governo, il Dalai Lama, il segretario del partito del Congresso (come da tradizione, un Gandhi), ma anche alcune femministe. Queste ultime, in particolare, hanno protestato contro il patriarcato braminico (la più alta casta indiana), passando a Dorsey un cartellone che lui ha stretto tra le mani. Finita la foto in rete, sono state tante le lamentele giunte all’account indiano di Twitter, secondo le quali il social diffondeva odio e incitazione alla violenza: il portavoce legale dell’azienda si è scusato, spiegando che il canarino azzurro è imparziale su tutto, e che la scritta imbracciata da Dorsey non rispecchiava il pensiero interno, con la promessa di far meglio in futuro. Tutto è bene quel che finisce bene. 

Largo ad una delle produzioni pregiate in casa Twitter, i repulisti, il primo dei quali si è rivelato essere davvero curioso. IO Interactive ha da poco distribuito un contenuto gratuito per il videogame “Hitman 2”, in cui vi è, come mission, il compito di uccidere Mark Faba, il personaggio “immortale” interpretato ludicamente dal (e con le fattezze del) noto attore Sean Bean (di recente morto anche come personaggio della serie “I Medici 2”): ebbene, molti giocatori, ansiosi di mettere a tappeto Faba nel videogame, hanno avuto l’avventatezza di twittare che non vedevano l’ora di uccidere Sean Bean, e ciò ha portato al loro bannaggio, senza appello alcuno. 

Un altro repulisti curioso ha riguardato, indirettamente, il presidente russo Putin. Twitter, infatti, ha bannato un account che, attivo dal 2012 con un milione di follower, riportava accuratamente le notizie delle uscite pubbliche dello Zar, in lingua inglese, con una precisione tale da aver ingannato anche personaggi pubblici e testate come Bloomberg. Peccato che Putin abbia detto di non avere tempo per i social, e di non avere alcuno smartphone, tant’è vero che il profilo in questione risultava privo di badge di verifica: risultato? Twitter, riscontrando la falsità dell’account, le cui origini sono ancora avvolte nel mistero, lo ha rimosso

In vista della fine del 2018, Twitter ha pubblicato la classifica delle tendenze di quest’anno, e limitatamente all’Italia, ha svelato non poche sorprese in fatto di preferenze. Oltre al fatto che, nell’anno che si avvia a concludersi, sono stati scambiati 500 milioni di GIF, tra gli account più menzionati, nei primi 10 posti, figurano politici quali Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Matteo Renzi, sebbene anche lo sport non se la passi male, vista la posizione occupata nella top ten anche dalla Juventus, il cui idolo Cristiano Ronaldo – nella categoria sport – ha meritato il titolo di cinguettio (il CR7 Day del 16 Luglio) più ritwittato del 2018, e quello di tweet in generale con più like ricevuti. 

Da Android Police, infine, giungono anticipazioni relative ad alcuni test in corso sull’app Twitter per Android. Alcune di esse riguarderebbero l’interfaccia, come la pubblicazione, accanto alla data dei tweet, di informazioni circa la provenienza di questi ultimi. Altre, invece, sarebbero più di carattere funzionale, contenuti all’interno del player video in-app, come dei nuovi controlli per l’avanzamento rapido, che permetterebbero di avanzare il filmato a colpi di 5 secondi in 5 secondi, secondo un meccanismo già in auge su YouTube. 

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