Truffe online: attenzione su WhatsApp e mail. Coinvolti anche gli utenti di Poste Italiane

Dopo un periodo di stanca, tornano a fustigare gli utenti italiani le truffe online, segnalate dalle forze dell'ordine: questa volta, a preoccupare è un messaggio circolante su WhatsApp, e una missiva di phising diffusa tramite webmail. Ecco di cosa si tratta.

Truffe online: attenzione su WhatsApp e mail. Coinvolti anche gli utenti di Poste Italiane

Di tanto in tanto, curiosamente sempre in prossimità delle festività, tornano a fustigare gli internauti italiani le truffe online, sovente veicolate via app di messaggistica, o programmi di posta elettronica: quelle segnalate dalle forze dell’ordine nei giorni scorsi hanno coinvolto diversi utenti di WhatsApp e Poste Italiane, minacciando sanzioni o chiusura dei relativi account nel caso non si obbedisse a determinate richieste.

Partiamo dalla truffa che ha iniziato a prendere di mira, a partire dalla metà di Ottobre gli utenti di WhatsApp: a questi ultimi, ha segnalato la Polizia di Stato sul suo profilo Facebook “Commissariato di Polizia on-line“, sono giunti dei messaggi, da numeri sconosciuti, scritti in un italiano incerto in cui veniva spiegato che, a seguito di ripetute violazioni della legge, era stato bloccato l’accesso ad internet ed i file personali erano stati criptati. Per rimediare a tutto ciò, evitare il blocco anche del proprio account Google (che c’entra Mountain View?) ed a una sanzione penale, si sarebbe dovuto corrispondere una multa di 100 euro, entro 24 ore dalla ricezione di cotal avviso.

Ovviamente le forze dell’ordine, nell’etichettare chiaramente la faccenda (#ATTENZIONE agli impostori), hanno precisato che né la magistratura né le forze dell’ordine sono use a contattare i cittadini via social: inoltre è sempre bene prestare attenzione al modo in cui è scritto il messaggio, alle sue incongruenze, ed al fatto che venga da un numero sconosciuto. Tutti elementi che, come sempre, portano al medesimo comportamento cautelativo: non rispondere e, anzi, cancellare il messaggio ricevuto.

L’altra minaccia, di cui si sono accorti direttamente gli internauti italiani, sta viaggiando online – nei giorni scorsi – sfruttando il canale della posta elettronica: in questo caso, si tratta di un’email di phishing, attribuita alle Poste Italiane, in cui si avverte l’eventuale cliente che, a seguito dei cambiamenti nei processi di verifica dell’identità, è necessario completare alcuni ulteriori passaggi, cliccando su un dato link: pena, in caso di mancata ottemperanza entro 48 ore, la limitazione del proprio conto per un mese.

Ovviamente, l’ente in questione NON ha mai inoltrato una mail del genere (simili avvisi vengono veicolati solo tramite posta cartacea al proprio indirizzo fisico, o inclusi nell’area cliente del proprio web-banking): è probabile, quindi, che inserendo i dati nel sito di phishing cui il link citato conduce, si finisca solo col regalare ai criminali l’accesso al proprio denaro, ed ai relativi movimenti, con tutte le conseguenze facilmente immaginabili del caso. 

Come nell’episodio precedente, il consiglio cautelativo consiste nel cestinare immantinente la missiva ricevuta, segnalando il tutto al CERT di Poste italiane (www.picert.it), e munendosi – per il futuro – di un’utile add-on smaschera phishing, come la Netcraft Extension (disponibile per i principali browser). 

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