iOS freezato per colpa del parola ‘Taiwan’, e di un bug nato da un problema ‘politico’

A seguito della richiesta di rimozione della parola Taiwan dal calendario, ad opera del governo popolare cinese, Apple avrebbe involontariamente causato un bug che blocca completamente iOS.

iOS freezato per colpa del parola ‘Taiwan’, e di un bug nato da un problema ‘politico’

Tutte le tecnologie informatiche possono essere affette da bug. Un bug non è altro che un errore nella programmazione di un determinato software che causa problemi più o meno gravi. Non esistono software esenti da bug e, spesso, aggiungendo nuove funzioni all’ambiente del programma, si corre il rischio di incorrere in nuovi bachi. Uno recente è stato individuato nella release 11.3 di iOS, e sarebbe imputabile ad un problema di natura politica. Ma procediamo con ordine.

La natura del bug è la seguente: digitando la parola Taiwan o anche solo selezionando l’emoji con la suddetta bandiera, iOS andava in crash rendendo il dispositivo inutilizzabile fino ad un nuovo riavvio. Tale bug sarebbe involontariamente nato a seguito di una richiesta da parte del governo popolare cinese, il quale avrebbe richiesto la rimozione dal vocabolario della parola ‘Taiwan’.

Tale scelta avrebbe una natura puramente politica. Taiwan è un’isola che da tempo rivendica una propria sovranità, non concessa dalla repubblica popolare cinese. Per questo motivo, tale esecutivo avrebbe richiesto ad Apple di agire, ma non tutto deve essere andato come previsto. Sebbene questa rimozione fosse prevista unicamente per il mercato cinese, Apple avrebbe involontariamente creato un bug che affligge tutti i dispositivi Apple del mondo aggiornati ad iOS 11.3 (comprende, quindi, tutti gli iPhone e gli iPad).

La scelta di Cupertino di assecondare il governo cinese sarebbe legata ad un fattore puramente economico. Quello cinese rappresenta un mercato in costante espansione e, con ogni probabilità, si è scelto di seguire i desiderata del locale governo per non ostacolare tale crescita. Si tratta, dunque, di una scelta discutibile, ma comunque motivata dalla società.

Attualmente, tale problema sarebbe risolto con la successiva release di iOS, precisamente con la versione 11.4.1. È sufficiente, infatti, aggiornare il software di sistema a questa release per non incorrere nuovamente nel bug. 

Continua a leggere su Fidelity News