Molto spesso si è soliti prendere impegni tramite un rapido scambio di email che, col tempo, vengono seppellite sotto il cumulo incipiente di newsletter, comunicazioni, pubblicità ed altre mail. Risultato? Ci si dimentica di ciò che ci si era proposti. Ahi ahi! Per fortuna, la divisione Microsoft Research pensa a noi tanto che Microsoft ha annunciato – sul suo blog ufficiale – alcune migliorie dell’assistente vocale di casa grazie alle quali Cortana ci ricorderà gli impegni presi in mail.
Nello specifico, occorrerà fornire a Cortana l’autorizzazione (che potrete sempre revocare) a leggere le mail scaricate in locale (ad esempio nell’app Posta) sul proprio computer Windows 10 based. A questo punto, la nostra brava collaboratrice digitale si prenderà l’impegno di leggere tutte le mail, una per una, alla ricerca di espressioni nelle quali ci siamo impegnati a fare una cosa, o proposti di farne un’altra. Non verranno trascurate nemmeno le missive in cui abbiamo fissato un meeting, stabilito le tappe di un itinerario, o – semplicemente – fatto la lista della spesa.
Terminata questa fase, Cortana si proporrà di fissarci dei promemoria – sul Calendario – onde ricordarci, al momento opportuno, l’impegno in questione (“ricordati di andare a fare la spesa”, oppure “alle 22 inizia quel film che ti eri proposto di andare a vedere con la tua amica XY).
Naturalmente Cortana diverrà ancor più intelligente di così. Microsoft Research, infatti, aggiungerà anche la funzione secondo la quale Cortana, nel fissarci un appuntamento in agenda, ci segnalerà se capita in un orario un po’ inconsueto (ad es. fuori dal normale orario di lavoro) o in una fase delle giornata già troppo densa di impegni. Se così fosse, Cortana ci sposterà l’appuntamento?
E’ presto per dirlo. Le feature secondo le quali Cortana leggerà le nostre mail per ricordarci – con avvisi proattivi – dei nostri impegni, al momento è in test presso gli insider di USA e UK e, a ricezione dei feedback avvenuta, verrà estesa a tutti gli utenti delle piattaforme PC. Per iOS e Android, invece, occorrerà attendere ancora.