Attenzione: rimosse due popolari applicazioni dedite alla personalizzazione di Android. Eccone il motivo

Secondo AndroidPolice, nelle scorse ore diversi utenti hanno segnalato l'avvenuta rimozione - dai propri smartphone - di due popolari applicazioni androidiane molto utilizzate per personalizzare l'interfaccia del proprio device: ecco di quali si tratta.

Attenzione: rimosse due popolari applicazioni dedite alla personalizzazione di Android. Eccone il motivo

Molto spesso, gli esperti di sicurezza informatica raccomandano di scaricare le applicazioni direttamente dal Play Store di Android, e di evitare le “fonti sconosciute“. Tuttavia, a volte, anche il mettere in atto una tale cautela non pone al riparo da problemi di ogni sorta: basta vedere i recenti casi che hanno viste coinvolte le applicazioni di Chetaah (es. CM File Manager e Kika Keyboard). Questa volta, però, a suscitare i campanelli d’allarme del Play Protect del robottino verde sono state altre due app molto popolari e insospettabili. 

Da quando Google ha inserito l’intelligenza artificiale a difesa del suo store applicativo, i repulisti di app sono all’ordine del giorno: nel solo 2017, i bot intelligenti di Mountain View hanno individuato e rimosso il 70% di app malevole in più, rispetto all’anno prima, per un totale di 700 mila app defalcate, bloccando contestualmente 100 mila programmatori rei di non aver rispettato le policy aziendali. 

A quanto pare, però, le vittime illustri non sono destinate a cessare, visto che – nelle scorse ore – diversi utenti hanno segnalato, su Reddit, di essersi visti cancellare – con tanto di notifica – due popolarissime app, quali Power Shade: Notification Bar Changer (oltre 500 mila download) e Managere Material Notification Shade (oltre 1 milione di download).

Nello specifico, si tratta di due app realizzate dallo stesso programmatore, Treydev Inc, e finalizzate a consentire alcune personalizzazioni (cambio di colore e temi, variazione dell’ordine di disposizione, cancellazione via swipe laterale, etc) dell’area notifiche senza la necessità di ricorrere al root, potendo – in tal modo – introdurre funzionalità di cui le vecchie versioni di Android sono sprovviste. Le applicazioni in questione, tra l’altro, secondo AppBrain, risulterebbero esser state rimosse dal Play Store di Android una decina di giorni fa, il 29 Dicembre 2018

Interpellato da AndroidPolice, il developer – senza scendere nei dettagli – ha smentito alcune ipotesi della prima ora (eventuale colpa dei servizi di accessibilità usati non per le persone con disabilità), ed ha imputato la rimozione ad una libreria, di terze parti, che – avvalendosi di un proxy – visitava alcune pagine dalle quali raccoglieva particolari informazioni.

Pur avendo già presentato ricorso a Google, che non si è ancora pronunciata sull’appello, Treydev Inc si è detto intenzionato a ricaricare le proprie creazioni con un altro nome, nell’ambito di un pacchetto “bonificato” dalla libreria incriminata: peccato che, in tal modo, ci rimetterebbero un po’ tutti, dal programmatore (contatori dei download azzerati, perdita dei vecchi commenti) agli utenti (visto che i dati dei pagamenti per le feature premium non verrebbero automaticamente trasferiti alle nuove versioni delle app). 

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