Apple presenta il nuovo iOS 10: le novità dell’Os mobile di casa

Al WWDC in corso al Moscone Center di San Francisco, Apple ha illustrato le tante novità che popoleranno il nuovo sistema operativo mobile di casa, destinato ad iPhone ed iPad: ecco i tanti punti a favore del prossimo iOS 10.

Apple presenta il nuovo iOS 10: le novità dell’Os mobile di casa

Il 13 Giugno è iniziato – al Moscone Center di San Francisco – il WWDC, l’annuale conferenza che Apple dedica ai suoi (attualmente) 2 milioni di programmatori per iOS e MacOS: alla presenza dei 5000 sviluppatori iscritti a partecipare, è stato illustrato – tra gli altri – anche il nuovo sistema operativo mobile di casa, l’iOS 10.

iOS 10 presenta diverse innovazioni in ogni settore. Tra quelle più visibili e di prim’impatto, possiamo notare quanto sia più facile sbloccare la fotocamera direttamente dalla LockScreen mentre, sulla HomeScreen, le notifiche ricevono più informazioni dalle app e, quindi, ne consentono la fruizione senza bisogno di aprirle. 

“Sotto il cofano”, invece, sono parecchie le applicazioni a ricevere migliorie. Siri, il maggiordomo virtuale di casa, è stato aperto agli sviluppatori – per crescere più velocemente – e già ora è in grado di prenotare dei biglietti al cinema o una corsa su una sorta di Uber locale (Lyft): oltre a questo, Siri offre sempre più consigli (es. sui contatti da chiamare, o il promemoria da prendere) e permette di avviare videochiamate sfruttando il VoiP di Cisco, quello di Skype, e quello di Vonage o di inviare messaggi basandosi su Slack, Whatsapp, e. WeChat. Bella la sua interazione, grazie app Home, con l’HomeKit (IoT) di Apple: la creazione di set di impostazioni predefinite (“Scenes”) permette a Siri di gestire gli elettrodomestici smart di casa in modo molto intuitivo (della serie, dici “Buongiorno” a Siri e quest’ultima capisce di dover attivare la Scena “Mattino” con relativa apertura delle tapparelle e preriscaldamento della caffettiera). 

Grande miglioramento anche per l’intelligenza artificiale di iOS. La tastiera supporta la digitazione in multilingua ed ha anche un QuickType migliorato che, oggi, indovina le parole da digitare anche basandosi sul contesto della frase (es. prendi + il pane, se si parla di fare la spesa). L’applicazione Foto, invece, guadagna l’assistenza degli algoritmi della Advanced Computer Vision e – basandosi sulla sola potenza di calcolo degli iPhone (o degli iPad) – è in grado di riconoscere persone, cose, oggetti, scene e luoghi: il tutto, poi, potrà essere tradotto in album tematici chiamati “Memories” (fruibili anche su Apple TV), o in presentazioni delle quali sarà possibile variare la sequenza delle foto, la durata, ed il sottofondo musicale. 

Uno dei passati disastri di casa Apple sono state le AppleMaps: qui Cupertino ha investito molto. L’interfaccia adotta una Vista 3D dinamica che varia lo zoom secondo la fase del percorso (es. zooma agli incroci, mostrando più dettagli) ed è possibile disporre di maggiori informazioni sul traffico in tempo reale e sulla disponibilità di percorsi alternativi più scorrevoli: sempre restando nel novero dei suggerimenti, le AppleMaps – studiando le nostre abitudini e gli orari – sono in grado di suggerire/predire delle destinazioni e – considerando le recensioni ed il tipo di cucina offerta – anche dei locali in zona. Utile anche la feature “CarPlay” che aiuta a tenersi più concentrati sulla guida proiettando le indicazioni stradali sui cruscotti della auto compatibili. Naturalmente è solo l’inizio: Tim Cook ha aperto AppleMaps anche agli sviluppatori terzi che si occupino di prenotazioni di trasporti, di ristoranti, e di pagamenti online (magari con Apple Play).

Music vuole continuare a mietere successi (15 milioni di utenti paganti) e guadagna un’interfaccia ancor più semplice. La schermata della riproduzione mette la foto album più in primo piano e, sotto, consente di swippare le lirics delle canzoni in riproduzione mentre la Libreria ha sia una sezione dedicata ad album ed artisti aggiunti di recente che una dedicata alla musica scaricata in locale. Volendo, poi, scoprire nuovi artisti o generi, ci si può affidare alla sezione “music discovery” che offre suggerimenti ed intere playlist sulla base dei gusti e delle scelte dell’utente.

iMessage, dal canto suo, acquista le risposte rapide in stile Android N, personalizza le chat con sfondi animati, stickers (anche a pagamento) e con innovativi effetti touch (ad es. i Bubble Effects richiedono che il destinatario del messaggio strusci una particolare area di “inchiostro invisibile” onde poter leggere il contenuto). Molto utile, in quest’app, si rivelano i “rich links” che permettono di visionare un’anteprima del link condiviso (compresi i video, riproducibili con un tip, di YouTube).

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