Virus West Nile: torna l’allarme, primo caso a Padova, ecco i consigli del Ministero della Salute

Negli ultimi anni anche l'Italia è frequentata da zanzare in grado di trasmettere malattie. Un uomo di 79 anni è stato punto in provincia di Padova. Torna l'allarme del virus West Nile.

Virus West Nile: torna l’allarme, primo caso a Padova, ecco i consigli del Ministero della Salute

Le zanzare del genere Culex, quelle che trasmettono il virus West Nile, sono ormai abbastanza comuni in Italia. Il 20 luglio 2019, il sito ilmessaggero.it scriveva che in un’area rurale in provincia di Padova è stato segnalato il primo caso di febbre persistente di quest’estate in un uomo di 79 anni, punto da una zanzara infetta. 

La maggioranza delle persone, l’80%, anche se viene punte da una zanzara infetta non riporta alcuna conseguenza. In alcuni casi però, anche se rari, l’infezione “può manifestare una forma neurologica grave, a volte mortale” scrive meteoweb.eu, in particolare nelle persone anziane e in quelle con disturbi immunitari.

A ricordare, su Facebook, i rischi derivanti dalla puntura di zanzara è il Ministero della Salute. Nel post si trovano le raccomandazioni e i consigli da seguire per tenere lontani i fastidiosi e pericolosi insetti e prevenire così le loro punture. Il 6 giugno, Epicentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica curato dall’Istituto superiore di sanità, ha reso noto che in Europa è iniziata la sorveglianza del virus West Nile (Wnv) per la stagione 2019. 

I consigli del Ministero della Salute

I consigli del Ministero della Salute si possono rintracciare nei due foglietti illustrativi trasmessi via Facebook: “Proteggi il tuo corpo dalle zanzare” e “Proteggi la tua casa dalle zanzare“. Il primo depliant suggerisce di indossare abiti chiari che coprano le maggior parte del corpo e di utilizzare repellenti cutanei, attenendosi a quanto indicato sui foglietti illustrativi. Nel secondo depliant, diretto a proteggere la casa, sono indicate le zanzariere, lo svuotamento di qualsiasi conteniore all’aperto come sottovasi o ciotole per il cibo degli animali, il controllo e la pulizia delle grondaie e di quanto può contenere acqua, l’uso di insetticidi spray o a difussione con l’avvertenza di arieggiare i locali prima di fermarsi e ancora i larvicidi per i tombini e altri ristagni non eliminabili.

Il virus che la zanzara trasmette appartiene alla famiglia dei Flaviviridae. West Nile prende il nome dal distretto in cui, in Uganda, è stato isolato la prima volta nel lontano 1937. Il virus è diffuso in molte parti del mondo, in Europa è stato individuato la prima volta nel 1958 e nel 1998 in Italia. Qui la circolazione del virus nei diversi territori è costante da almeno una decina d’anni. 

Nella circolare che il Ministero della Salute ha diffuso con tutti i suggerimenti e le norme da seguire ci sono anche delle cartine politiche dell’Italia con indicate le regioni più a rischio, e sono soprattutto quelle a Nord, Nord-Ovest, la regione Lazio, parte dell’Abruzzo e le Isole; il documento è visualizzabile in trovanorme.salute.gov.it. A Nord si salvano dalla puntura delle zanzare le zone di montagna e la Liguria, mentre a Sud e Sud Est il rischio è lieve, Basilicata a parte.

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