Vaccino esavalente: il Codacons dice no, il Tribunale continua ad indagare

Il vaccino esavalente è al centro delle critiche in seguito alla decisione del Servizio Sanitario Nazionale. Il Codacons si dice contrario

Vaccino esavalente: il Codacons dice no, il Tribunale continua ad indagare

Proteste per il vaccino esavalente. In queste ore, infatti, sono tantissime le discussioni in merito alla delibera del Servizio Sanitario Nazionale, Ssn, sulla sua futura somministrazione.

Quest’ultimo, infatti, ha deliberato proprio in queste ore in merito alla somministrazione del vaccino esavalente ed è proprio su questo punto che sta infuriando la polemica. Infatti, secondo questa delibera, il vaccino esavalente dovrebbe essere somministrato al posto del quadrivalente.

Secondo quanto riferisce il Codacons, questa nuova modalità di somministrazione starebbe creando parecchio disappunto in ambito medico. Infatti, pare che nessuno al momento condivida questa decisione del Servizio Sanitario Nazionale, dal momento che si temono rischi per i bambini, che dovrebbero essere sottoposti a questo tipo di somministrazione. Inoltre, questa decisione lascia anche parecchi dubbi in merito ai costi, dal momento che implicherebbe una spesa di oltre 114 milioni di euro all’anno.

Visto il profondo disaccordo, quindi, il Tribunale di Torino, ed in particolare il Gip Gianni Macchioni, ha deciso di non archiviare il fascicolo, ma di continuare le indagini per trovare una soluzione. Infatti, trattandosi della salute di milioni di bambini in tutta Italia non ci si può permettere di sbagliare e bisogna essere particolarmente precisi. Adesso il Gip avrà sei mesi di tempo per studiare tutte le carte in suo possesso e per prendere questa delicatissima decisione.

Si attende, quindi, la decisione del Gip, che interessa tutto l’ambito medico e la cui vicenda verrà seguita anche dal Codacons, che tanto si è battuta in queste ore e che ha dichiarato di volerci “vedere chiaro sulla questione dei vaccini pediatrici somministrati nel nostro paese”. Attenzione ai massimi livelli, quindi, per questa decisione, che viene seguita anche da medici, dalle istituzioni e dalla stampa, ma soprattutto da tantissimi genitori in ansia per le sorti dei propri figli, dal momento che questa decisione ricadrà proprio sui più piccoli.

Continua a leggere su Fidelity News