USA. Le radiazioni dei telefoni mobili possono causare alcuni tumori

Il Dipartimento della Salute degli Stati Uniti ha appena pubblicato l'esito di una costosa ricerca su lunga scala, durata 2 anni, nella quale si evidenza che le radiazioni dovute all'uso di telefoni mobili possono causare alcune forme tumorali.

USA. Le radiazioni dei telefoni mobili possono causare alcuni tumori

Di recente, il Dipartimento per la salute umana degli Stati Uniti, il National Health Institute (o NIH), ha pubblicato uno studio – durato 2 anni – che ha evidenziato una correlazione tra le radiazioni dei telefoni cellulari ed i tumori.

Qualche settimana fa avevamo parlato di una ricerca, svoltasi su suolo australiano e pubblicata dalla Cancer Epidemiology, che – analizzando i dati statistici degli ultimi anni – negava un aumento dei tumori al cervello in relazione alla diffusione dei telefoni cellulari. Il picco che si era riscontrato, ad inizio anni 80, quando i telefoni mobili erano ancora una rarità, era imputabile ad altri fattori. Tuttavia, trattandosi di una ricerca “statistica” e non “medica”, l’attenzione sull’argomento rimane.

Ora, al novero di chi invita alla prudenza, si aggiunge anche una ricerca condotta dal NIH statunitense.

La ricerca in questione è durata 2 anni e si è svolta, clinicamente, su larga scala, coinvolgendo circa 2500 esemplari di ratti e topi in un laboratorio sotterraneo: tanto per rendere l’idea, tale ricerca ha previsto un impiego di fondi per un totale di 25 milioni di dollari

Nell’ambito della sperimentazione eseguita, gli animali in oggetto sono stati esposti, per 2 anni con erogazioni di 9 ore al giorno (strutturate in cicli di pausa/erogazione di 10min/10 min), a 21 radiofrequenze GSM e CDMA: nello specifico, le frequenze prese in considerazione sono state quella dei 900 MHz per i ratti, e quella di 1900 MHz per i topi. Il motivo di queste scelte è da ricondurre al fatto che si tratta proprio delle frequenze scelte, negli USA, dai maggiori operatori telefonici (AT&T e Verizon).

Ebbene, gli esiti della ricerca hanno rilevato l’aumento di alcune forme tumorali (gliomi nel cervello, e neurinomi nel cuore) negli esemplari esposti alle radiazioni. I tumori in questione, però, non hanno coinvolto tutti gli animaletti allo stesso modo ma hanno riguardato prevalentemente gli esemplari di sesso maschile. Le femmine, in effetti, sono risultate immuni da queste patologie e, solo nei casi di gravidanza, hanno riscontrato qualche lieve problematica connessa alla generazione di cuccioli piuttosto sotto peso. 

La conclusione dei ricercatori è che, anche se gli studi riguardano topi e ratti, non si può scongiurare del tutto il rischio che le radiazioni dei telefoni producano tumori anche negli esseri umani. Le precedenti ricerche cliniche in tema, in effetti, avevano riscontrato un basso grado di incidenza del rischio tumori – dovuto all’uso di device mobili – negli esseri umani (già in passato, una ricerca dell’Università di Bordeaux aveva spiegato come mezz’ora di telefonate al giorno possa raddoppiare il rischio di tumori al cervello). Quindi, rimane valido il consiglio di adottare precauzioni come l’uso del vivavoce o di cuffie auricolari. 

Continua a leggere su Fidelity News