Salute, liste d’attesa lunghissime. Come evitarle esercitando i propri diritti

La legge tutela i diritti del cittadino anche nell'ambito delle liste d'attesa. Quando i tempi si prolungano, si ha diritto ad usufruire di strutture convenzionate o privatamente grazie al tempo massimo d'attesa stabilito.

Salute, liste d’attesa lunghissime. Come evitarle esercitando i propri diritti

La salute è un diritto tutelato dall’art. 32 della Costituzione italiana. Molti cittadini, grazie a questo diritto, possono usufruire di un’eventuale esenzione, totale o parziale, sul costo dei medicinali o delle visite mediche in base al loro reddito o stato di salute.

Purtroppo la maggior parte delle volte che ci si trova costretti a prenotare una visita medica, vengono proposte date alquanto improbabili o, nei casi peggiori, si parla di lista bloccata (pratica vietata).

Come comportarsi, allora, se c’è la necessità di fare una visita specialistica urgentemente?

Non tutti sanno che le Aziende sanitarie locali e le Aziende ospedaliere stipulano un piano aziendale attuativo che devono divulgare ai cittadini, rendendolo reperibile nei vari centri di prenotazione, siti web aziendali e negli URP (Ufficio relazione col pubblico). In tale piano aziendale viene indicato anche il tempo massimo d’attesa
Se tale tempistica non viene rispettata e il paziente necessita di una visita urgentemente, ha diritto di chiedere che venga eseguita in una struttura convenzionata o in intramoenia, ovvero privatamente all’interno dell’ospedale, pagando soltanto il ticket, se non esente.

Questo diritto viene sancito dal d.lgs. n124 del1998. Purtroppo, la maggior parte delle volte, il Cup non rende nota quest’altra alternativa.

Per poter accedere a questo servizio, occorre utilizzare un modulo da indirizzare al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria, facendone richiesta specificando:

  • i propri dati personali;
  • la prestazione sanitaria richiesta;
  • il fatto che il Cup non può prenotare entro i tempi previsti dalla legge e non ha saputo indicare una struttura convenzionata.

Bisogna precisare che il tempo massimo per le prenotazioni delle liste d’attesa fa riferimento alle prestazioni diagnostico-specialistiche solo per le prime visite ed esami che si effettuano per giungere ad una diagnosi; fanno esclusione i vari controlli periodici.

Si consiglia nei casi più urgenti di far indicare, dal medico di famiglia – nell’impegnativa – l’urgenza del caso così che vengano ristretti ulteriormente i tempi. 
Il Piano Nazionale prevede che questo diritto sia esercitato su 58 specifiche prestazioni sanitarie.

Continua a leggere su Fidelity News