Il cancro non è solo una questione di sfortuna

Un gruppo di ricercatori americani ha di recente dimostrato che, almeno per quel che riguarda i tumori più diffusi, la loro insorgenza dipende nella maggior parte dei casi da fattori di rischio esterni evitabili

Il cancro non è solo una questione di sfortuna

Ecco una scoperta che potrebbe rivoluzione la ricerca relativa alle cause dei tumori.

Un recente studio condotto da un team di ricercatori della Stony Brook University di New York e pubblicato sulla rivista “Nature” ribalterebbe la tesi, sostenuta proprio agli inizi del 2015 da due ricercatori (Cristian Tomasetti e Bert Vogelstein) della John Hopkins University a Baltimora, secondo cui il cancro dipenderebbe soprattutto da una questione di “sfortuna”, intesa perlopiù come il verificarsi di mutazioni genetiche casuali ogni volta che una cellula si riproduce.

Infatti, secondo questo nuovo studio, il 90% dei casi di cancro dipenderebbe da fattori di rischio esterni al corpo umano, molti dei quali evitabili, come stili di vita scorretti (fumo, alimentazione non sana ed equilibrata…) ed esposizione ad agenti cancerogeni (radiazioni uv, veleni, sostanze tossiche, inquinamento).

Per dimostrare questo il team di ricercatori, guidati da Yusuf Hannun, ha esaminato il tasso di incidenza delle forme tumorali più frequenti (tumore all’intestino, tumore della pelle, tumori della testa-collo) su base geografica, osservando che quando gli immigrati che si spostano da Paesi a bassa diffusione a Paesi, dove i tumori sono praticamente una vera e propria epidemia (Paesi ad alto rischio, ovvero Paesi maggiormente inquinati e/o con abitudini alimentari poco salutari), si ammalano con la stessa frequenza una volta trasferitisi.

Questo spiegherebbe che il fattore ambientale prevale su quello genetico, motivo per il quale i governi dei vari Paesi dovrebbero adottare maggiormente politiche volte a ridurre l’inquinamento e a favorire stili di vita sani.

Yusuf Hannun ha commentato: “Non si può fumare e dire che si ha il cancro per sfortuna. E’ come un revolver, il rischio intrinseco è una pallottola. Giocando a roulette russa, uno su sei può sviluppare un cancro, e questa è la sfortuna intrinseca. Ma un fumatore mette altre due o tre pallottole nel revolver. Poi preme il grilletto. C’è un elemento casuale, dato che non tutti i fumatori sviluppano un cancro, ma le probabilità sono a loro sfavore”.

Continua a leggere su Fidelity News