I vaccini fanno male o i vaccini fanno bene? La propaganda di parte ha letteralmente inflazionato – da entrambi ai lati – il dibattito riguardo a rischi e benifici dei vaccini, a tal punto che nonostante la mole impressionante di informazioni a riguardo, molte persone ancora non sono riuscite a farsi un’opinione precisa riguardo alla loro effettiva pericolosità.
Da una parte è indubbio che i vaccini abbiano controbuito a debellare molte patologie altamente pericolose in tutto il mondo; dall’altra è noto quali siano gli interessi principali delle case farmaceutiche, così come lo è la loro reiterata noncuranza nei confronti della pericolosità dei farmaci prodotti (partendo dall’eroina, fino ad arrivare in tempi più recenti a rofecoxib o paroxetina).
Ma allora, vaccinarsi sì o vaccinarsi no? Nel marasma generale, numerosi esperti del settore hanno fornito la propria opinione, qualcuno dichiarandosi pro vaccini e qualcun altro contro. L’ultima campana è stata sentita proprio in questi giorni, in occasione della Settimana mondiale delle vaccinazioni.
Questo periodo è stato indetto dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per promuovere le vaccinazioni, e per l’occasione la Società Italiana del Pediatra ha lanciato un vero e proprio decalogo sui vaccini per smentire quelle teorie che vengono comunemente definite “bufale”.
Tra le asserzioni più calde ci sono ad esempio quella secondo cui i vaccini non provocano l’autismo (questione controversa ed altamente dibattuta negli ultimi anni), quella secondo cui la vaccinazione è meno pericolosa dell’infezione naturale e quella che nega che i vaccini possano contenere additivi o altri ingredienti pericolosi per la salute umana.
Insomma, il verdetto della Società Italiana del Pediatra è: i vaccini fanno bene e non sono pericolosi. Ed a renderlo noto è stato lo stesso presidente della SIP Giovanni Corsello: “I vaccini non sono inutili e le malattie infettive non sono scomparse, il calo delle vaccinazioni sta facendo riemergere malattie che credevamo debellate, come pertosse e difterite“.