I pesci che non dovreste mai mangiare (1 / 2)

I pesci che non dovreste mai mangiare

Un’alimentazione corretta prevede anche il consumo di pesce: lo dicono e suggeriscono nutrizionisti ed esperti dell’alimentazione. Le loro proprietà nutrizionali e i benefici per la nostra salute sono noti. Bisogna però stare attenti a cosa si sceglie di portare in tavola perché, sfortunatamente, molte zone e coste del nostro paese sono inquinate e la fauna assimila le sostanze disperse. Scopriamone alcuni.

Sebbene il pesce azzurro è considerato tra i migliori per una dieta corretta, bisogna fare attenzione. Lo sgombro, per esempio, è uno di quei pesci che immagazzina nel suo corpo un’alta percentuale di mercurio. La sostanza causa malattie cardiovascolari (ipertensioni, ictus e infarti).

Anche il tonno è tra i pesci più acquistati ma, come lo sgombro, assimila il mercurio. Specialmente i bambini e le donne in gravidanza dovrebbero limitarne il consumo. Per riconoscere un tonno fresco bisogna osservarlo attentamente. La colorazione ci aiuta a distinguere quello da acquistare. Sebbene meno pericoloso, anche il tonno in scatola, alternativa molto economica e scelta dai consumatori, deve essere consumato con parsimonia.

Un altro pesce “vittima” del mercurio è la spigola. Il problema principale però non è la presenza di questo elemento ma il fatto che alcuni pesci, grazie alla loro somiglianza, diventano “impostori” involontari e lo sostituiscono sui banchi delle pescherie per poi essere venduto e cotto come fosse una spigola. Tra questi il Pangasio che, sul mercato, è valutato con un prezzo più basso e quindi è più economico. La stessa sorte della spigola viene riservata al pesce spada e alla cernia.