Gel che rigenera il cuore dopo l’infarto

E' made in Italy la scoperta del gel che rigenera le cellule del cuore; la coordinatrice del Progetto è la Professoressa Valeria Chiono, che viene dalla Liguria ed ha solo 42 anni. Un grande successo tutto femminile.

Gel che rigenera il cuore dopo l’infarto

Una ricerca premiata dall’UE, che da speranze alle tante persone a rischio infarto, ed è tutta italiana. Si tratta di un gel che rigenera le cellule del cuore, ed è stato creato e studiato dalla Professoressa Valeria Chiono, associata del Politecnico di Torino.

Ligure, 42 anni, un dottorato in ingegneria dei tessuti, Valeria Chiono sta lavorando sta lavorando ad un gel che promette di riportare il cuore alla stessa funzionalità che aveva prima dell’infarto. Ricerca che è stata premiata dall’Unione Europea con uno dei più prestigiosi riconoscimenti: un premio di due milioni di euro per portare avanti la ricerca da adesso per cinque anni, durante i quali è prevista la sperimentazione in vitro su un cuore umano.

Una ricerca tutta made in Italy e tutta al femminile, che porterà nuove speranze alle persone soggette al rischio infarto. “Quello del miocardio è, insieme con quello del cervello, uno dei tessuti più difficili da rigenerare e le patologie di cui soffre sono tra le più invalidanti: occuparsi di questo tema così complicato è per me molto affascinante”, spiega Valeria Chiono, coordinatrice del progetto.

Erc, così si chiama il riconoscimento ricevuto dalla Professoressa Valeria Chiono, consiste in un finanziamento di 2 milioni di euro, che consentirà la ricerca per ulteriori 5 anni. Tutto ciò darà la possibilità di poter assumere ulteriori Ricercatori e Assegnisti che continueranno con lei la collaborazione con  l’Università Federico II di Napoli (che fornisce le cellule infartuate oggetto di studio), l’Inrim (Istituto di ricerca Metrologica di Torino), e l’istituto clinico Humanitas (Milano).

Quella di Chiono è anche una storia di ricerca targata Italia: “Credo nel nostro Paese, voglio restare nonostante le difficoltà”. Su 13 progetti Erc finanziati al nostro ateneo sei riguardano ricerche che vanno dalla biologia alla medicina, spiega il rettore in scadenza di mandato del Politecnico Marco Gilli.

Finalmente qualcosa di concreto in Italia, per poter agevolare le nostre “Eccellenze” a rimanere nel territorio ed eseguire il loro lavoro e le loro ricerche. Non ci resta che ringraziare e augurare un buon lavoro a tutto lo staff.

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