Covid: l’Aifa riconosce il Tocilizumab tra i farmaci per i pazienti Covid

L'Aifa ha riconosciuto il Tocilizumab tra i farmaci erogati dal SSN per il trattamento del Covid. Appresa la notizia, l'oncologo Paolo Ascierto non è riuscito a trattenere l'emozione.

Covid: l’Aifa riconosce il Tocilizumab tra i farmaci per i pazienti Covid

L’Agenzia italiana sul farmaco (AIFA) ha espresso parere favorevole all’inserimento del Tocilizumab tra i farmaci che potranno essere erogati a carico del Servizio Sanitario Nazionale per il trattamento del Covid.

Nella lotta alla pandemia, l’immunosoppressore Tocilizumab, utilizzato da anni per il trattamento dell‘artrite reumatoide, ha suggerito miglioramenti clinici nei pazienti Covid. In particolare, dai risultati dello studio Recovery, il medicinale ha ridotto significativamente la mortalità dei pazienti ricoverati con malattia grave, accorciando i tempi di recupero e limitando la necessità di ventilazione meccanica.

La soddisfazione dell’oncologo Paolo Ascierto

Appresa la notizia, l’oncologo Paolo Ascierto, ha parlato di un’enorme soddisfazione e di quanto sia fiero di aver perserverato, continuando a sostenere il suo parere, derivato dall’osservazione scientifica: per il paziente giusto al momento giusto. Ascierto, direttore dell’Unità di Oncologia Medica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori dell’IRCCS Fondazione “Pascale” di Napoli, è colui che, per primo, ha intuito di utilizzare il farmaco anti-artrite contro il Covid. 

L’oncologo ha commentato la decisione dell’Aifa dicendo che se essa autorizza la rimborsabilità per il trattamento dei sintomi della polmonite da Covid, significa, dice, che la Commissione Tecnica Scientifica ha ritenuto idonei i dati disponibili sull’esito del trattamento con il farmaco per l’artrite reumatoide sui pazienti gravi, affetti da Coronavirus. 

L’Aifa, aggiunge Ascierto, si è detta favorevole a inserirlo nell’elenco dei farmaci rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, regolato dalla legge n°648, affinchè i pazienti trattati non debbano affrontarne il costo. Il Tocilizumab agisce bloccando il recettore dell‘interleuchina 6 (IL-6R), una proteina che svolge un ruolo importante nella risposta immunitaria, legando la citochina (interleuchina-6) e trasducendo il segnale che rappresenta un componente attivatorio della risposta infiammatoria.

Si è pensato, quindi, che il farmaco potesse aiutare a ridurre l’eccessiva risposta immunitaria (tempesta di citochine)indotta dall’infezione, evitando alcune delle complicanze più gravi della malattia. Non solo vaccini, dunque, ma anche nuovi farmaci in arrivo contro il virus.

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