Cicciobello con il morbillo: è polemica per aver banalizzato una malattia grave

Ufficializzato sui social network pochi giorni fa, il Cicciobello con il morbillo è al centro di molte critiche. Il Gruppo Giochi Preziosi viene infatti accusato di aver preso sottogamba una malattia grave.

Cicciobello con il morbillo: è polemica per aver banalizzato una malattia grave

L’azienda di giocattoli “Giochi Preziosi” lancia la sua nuova linea di bambolotto: Cicciobello morbillino. Il prodotto è stato presentato sui social network il primo di aprile, ma da quel momento l’azienda è stata al centro di numerose polemiche da parte di numerosi medici italiani e anche da pagine social che sostengono il vaccino contro una malattia tanto grave.

Il bambolotto viene presentato con un piccolo “trailer” dove è ricoperto da alcuni puntini rossi sul viso, sulle gambe e sulle braccia. Nella confezione del prodotto però ci si trovano dei piccoli cerotti che servono a “curare il bambolotto. All’interno si trovano anche le istruzioni per farlo, dove si può leggere che lo si può aiutare con cerottini, cremine e magiche salviette.

Questo spot però non è stato apprezzato da tutti: il tweet che ha ricevuto più considerazione è stato proprio quello di Roberto Burioni, medico e accademico italiano: “Attendiamo il Cicciobello Linfomino e pure quello Meningitino. Mi chiedo chi siano questi geni che banalizzano malattie gravi senza rispetto per i malati e per i loro familiari. E pensare che me la prendo con gli antivaccinisti”.

Anche numerose famiglie e genitori di bambini affetti da questa malattia si sono schierati contro Giochi Preziosi. A fare da portavoce a tutti è stata la pagina Facebook IoVaccino: “Il bambolotto sta benissimo, è sano, protetto e non è contagioso! Infatti, se il bambolotto avesse il morbillo, non sarebbe venduto con la salvietta magica e i cerottini ma con il kit di intubazione tracheale, una macchina per il supporto ventilatorio e i liquidi da infondere per via endovenosa?”.

A difendere l’azienda di Enrico Preziosi ci pensa l’Amministratore Delegato Dario Berté. Pensa infatti che non sia stato fatto nulla di oltraggioso, ripescando la vecchia tematica di Cicciobello, che sarebbe un bambolotto con una bua. Per il momento l’AD dichiara che non pensano al ritiro; rivela infatti che lo faranno solamente se richiesto dalle autorità.

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