Approvata in Francia una legge anti-anoressia

Il Parlamento francese ha da pochi giorni approvato una legge anti-anoressia, che prevede il rispetto di nuove regole e nuovi standard soprattutto all’interno del mondo della moda.

Approvata in Francia una legge anti-anoressia

Finalmente dalla Francia arriva una legge, approvata dal Parlamento dopo circa un anno di dibattito, contro l’eccessiva magrezza delle modelle e dei modelli, una legge che dovrebbe essere un esempio per tanti altri Paesi che si dicono impegnati nella lotta contro l’anoressia.

I principali sostenitori di questa legge “anti-anoressia” sono stati il deputato della maggioranza socialista Olivier Veran e il ministro della Sanità Marisol Touraine. I principali oppositori, ovviamente, sono stati gli appartenenti al mondo della moda e anche alcuni professionisti del settore dei disturbi alimentari.

A spingere la Francia verso questa decisione sono i dati piuttosto preoccupanti relativi alla diffusione dei piĂą diffusi disturbi alimentari: solo in Francia circa 40.000 persone, di cui il 90% sono adolescenti, soffrono di disturbi alimentari, tra cui anoressia e bulimia.

In primis questa legge prevede che d’ora in poi le modelle e i modelli che vogliono sfilare in passerella dovranno presentare obbligatoriamente un certificato medico, realizzato dai medici del lavoro, che attesti le buone condizioni di salute, soprattutto in riferimento all’indice di massa corporeo (che non dovrà essere in nessun caso inferiore a 18), alla morfologia della persona, all’età, al sesso, alla storia alimentare, alla regolarità dei cicli mestruali.

Le modelle, i modelli e i responsabili delle agenzie che non rispetteranno la normativa potranno rischiare fino a sei mesi di carcere e 75.000 di multa. Inoltre questa nuova legge prevede anche l’introduzione della dicitura “ritoccata” nelle immagini ritoccate al computer con Photoshop e presenti su riviste e pubblicità. Coloro che infrangeranno quest’ultima norma rischieranno multe fino a 37mila euro o pari al 30% degli introiti pubblicitari. Sospesa è invece la questione relativa alle sanzioni e all’introduzione del reato di incitazione alla “magrezza eccessiva”, con riferimento ai siti cosiddetti “pro-ana”.

Francia a parte, uno dei pochissimi Stati che finora ha adottato leggi anti-anoressia è stato lo Stato ebraico, che dal 2013 ha imposto alle modelle che vogliono sfilare sulle passerelle o più semplicemente apparire in fotografia un indice di massa corporeo almeno pari a 18,5.

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