Allergia al polline. Avete mai pensato al vaccino?

Il vaccino per l'allergia al polline può essere un rimedio efficace per un problema così fastidioso. Si inietta una piccola dose della sostanza scatenante l'allergia e si abitua gradualmente il sistema immunitario

Allergia al polline. Avete mai pensato al vaccino?

Una soluzione abbastanza duratura per il problema stagionale delle allergie può essere il vaccino per l’allergia al polline. Si inietta un vaccino che desensibilizza in modo graduale l’organismo verso allergeni ben precisi. In questo modo si sviluppa col tempo una tolleranza del soggetto verso il polline. La caratteristica più importante del vaccino è che si tratta quindi di un trattamento che agisce principalmente sulle cause scatenanti il disturbo, anziché sui sintomi. Fino ad oggi è stato molto usato per trattare la rinite allergica causata da pollini primaverili e acari domestici.

Gli effetti positivi possono perdurare fino a 6 anni dalla sospensione della terapia.

Il vaccino per l’allergia al polline, però, non sempre è consigliato, lo specialista allergologo determinerà se questo può risultare utile per il paziente e la sua situazione specifica. Il vaccino prevede una somministrazione per via sottocutanea o sublinguale di estratti allergenici purificati, in dosi minime e poi mano a mano crescenti. La cura si estende per un periodo che va dai tre ai cinque anni e sotto scrupoloso controllo medico. Il risultato è una diminuzione ed attenuazione dei tipici e fastidiosi segni e sintomi dell’allergia.

Il vaccino per iniezione comprende un trattamento in due fasi:

  • Il trattamento a breve termine che copre il periodo pre-stagionale e si compone di un totale di 12-14 iniezioni annuee;
  • Il trattamento a lungo termine con iniezioni mensili e costanti nel tempo.

Il vaccino sublinguale prevede invece l’assunzione per via orale tramite gocce o compresse che contengono l’allergene. La cura viene cominciata uno o due mesi prima dell’inizio della stagione incriminata e quindi continuata lungo tutto il periodo interessato. 

Durante il primo periodo di trattamento non c’è da aspettarsi una scomparsa immediata dei sintomi, si tratta piuttosto di un’attenuazione graduata nel tempo dei fastidi tipici dell’allergia stagionale. Grazie al vaccino si evita quindi di ricorrere ogni anno ai farmaci antiallergici.

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