AIDS, in arrivo il vaccino: via libera alle sperimentazioni sull’uomo

Robert Gallo, lo scienziato che scoprì l'AIDS, è riuscito a mettere a punto un vaccino che potrebbe rivoluzionare la lotta alla malattia. La fase di sperimentazione comincerà con 60 pazienti volontari

AIDS, in arrivo il vaccino: via libera alle sperimentazioni sull’uomo

Robert Gallo, chi è costui? Pochi tra coloro che non seguono assiduamente le vicende della comunità scientifica conoscono il suo nome, eppure quest’ultimo potrebbe ben presto venire consegnato alla storia della medicina. Non che Gallo finora abbia fatto poco, beninteso: fu proprio lui a scoprire, nel 1983, il virus dell’HIV, insieme all’illustre collega Luc Montaigner. Oggi il ricercatore è il direttore dell’Institute of Human Virology presso la University of Maryland di Baltimora, ed è riconosciuto come uno dei più grandi immunologi e virologi della nostra epoca.

Nonostante i grandi meriti che già gli vanno attribuiti, comunque, è la sua ultima scoperta che rischia di consegnargli davvero un seggio nell’Olimpo dei medici: Gallo ha infatti recentemente annunciato al mondo di aver sintetizzato un vaccino contro l’AIDS, pronto per essere testato sugli esseri umani.

“L’istituto ha appena avviato i trial clinici di fase 1 di un trattamento candidato a diventare vaccino anti HIV-ha spiegato il ricercatore statunitense-sviluppato da un’equipe di ricerca condotta da Robert Gallo, George Lewis, Anthony DeVico e Tim Fouts, ricercatore di Profectus Biosciences, spin-off che si occupa di HIV”. La fase di sperimentazione coinvolgerà 60 pazienti volontari, ed avrà una durata di 12 mesi.

Il progetto di Gallo e colleghi è stato finanziato dall’esercito USA e dalla fondazione Gates, è costato 23 milioni di dollari e ben 15 anni di lavoro, ma ora sta finalmente iniziando a vedere la luce. E potrebbe rappresentare una svolta storica nella lotta all’AIDS. A spiegare il perché di tempistiche così lunghe è stato lo stesso Robert Gallo: “La nostra ricerca ha impiegato così tanti anni, quindici per la precisione, perché abbiamo voluto prima fare una serie estesa di test sulle scimmie”.

“In seguito abbiamo dovuto lottare per i fondi-ha rivelato lo stesso direttore dell’istituto di Baltimora-negli ultimi anni però è arrivata la svolta. Grazie alla biologia molecolare, si è riusciti a scoperchiare pezzi del virus che vengono nascosti, e ad usarli come obiettivo”. “Il vaccino serve-ha continuato Gallo-la terapia da sola non sconfiggerà il virus”. Il ricercatore ne è sicuro: per debellare finalmente l’AIDS, un vaccino è necessario.

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