Adolescenti sempre più dipendenti dal web: "1 su 4 è patologico"

Cresce l'allarme per la dipendenza dal web tra i medici: secondo gli ultimi studi condotti in materia, in Italia 1 adolescente su 4 è a tutti gli effetti dipendente dalla realtà virtuale.

Adolescenti sempre più dipendenti dal web: "1 su 4 è patologico"

La dipendenza dal web ormai sfiora il patologico, ed interessa il 25% dei giovani italiani. E’ questa la fotografia della situazione scattata dall’indagine “Tempo del web. Adolescenti e genitori online” realizzata da Telefono Azzurro e Doxakids, presentata in corrispondenza con il Safer Internet Day celebrato quest’oggi.

Stando ai risultati delle ricerche inftti, circa il 17% degli adolescenti in Italia ha confessato di non poter fare a meno dei social network e del proprio smartphone, mentre il 25% risulta stabilmente online ogni giorno su piattaforme social come Facebook o Twitter.

Quasi la metà dei giovani italiani accede puntualmente ogni 24 ore ai propri profili social, per abitudine, ed il 5% dei ragazzi è addirittura afflitto da quella sindrome conosciuta con il nome di “vamping“. Il vamping non è altro che l’impulso a svegliarsi di notte per controllare in maniera ossessiva eventuali messaggi o notifiche arrivati sullo smartphone o sui social.

Ma i risvolti della cyberdipendenza non hanno interessato solo i più giovani, perché a manifestare forti segni di dipendenza dal web sono stati anche i genitori: 4 su 5 tra gli intervistati hanno infatti affermato di accedere quotidianamente ai social network ed a piattaforme di comunicazione come Whatsapp.

Per quel che riguarda la pornografia online, il 73% dei giovani ha affermato di visitare abitualmente siti porno, in maniera tanto compulsiva che il 28% di essi ha dichiarato di avere paura di diventare dipendente dalla pornografia.

La casistica più preoccupante riguardo alle abitudini virtuali è però quella relativa al cyberbullismo: il 12% dei ragazzi interrogati ha dichiarato di essere stato vittima almeno una volta di episodi di cyberbullismo, mentre uno su tre vive nel terrore che ciò possa accadere. Soltanto il 30% dei ragazzi ha invece manifestato la preoccupazione di poter causare sofferenze derivanti dal bullismo sul web senza rendersene conto.

Un’altra indagine condotta da Skuola.net in collaborazione con l’Università di Firenze ha invece evidenziato che l’8% dei ragazzi intervistati ha ammesso di avere intenzionalmente stalkerato o vessato un coetaneo per divertimento o per ripicca.

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