Pensioni anticipate: la cristallizzazione dei requisiti per Quota 100 e Opzione donna

La cristallizzazione consente di congelare i requisiti della pensione anticipata, un diritto che, se acquisito, non si perde. In Quota 100 e Opzione donna è possibile ritardare l’invio della domanda all’INPS.

Pensioni anticipate: la cristallizzazione dei requisiti per Quota 100 e Opzione donna

Tra strascichi e polemiche la Riforma pensioni ha conquistato due certezze: la proroga di Quota 100 e Opzione donna per il 2020. Il lavoratore che hanno maturato i requisiti previsti per l’accesso alla pensione anticipata può presentare la domanda all’Inps. Ma, se il lavoratore ha maturato i requisisti per la pensione anticipata o ha raggiunto l’età pensionabile conquista la cristallizzazione del diritto all’assegno pensionistico, e può decidere di posticipare l’invio della domanda all’Inps.

Il lavoratore che ha acquisito il diritto alla pensione, con il possesso dei requisiti, può richiedere l’accesso a Quota 100 e Opzione donna nell’immediato o decidere di aspettare ancora. In quanto, i requisiti maturati non si perdono, grazie al meccanismo della cristallizzazione, infatti, si può decidere di bloccarli per poterli utilizzare in tempi successivi.

Quota 100 e Opzione donna permettono ai lavoratori che abbiano acquisito il diritto alla pensione, di poter lasciare il lavoro utilizzando uno dei canali per la pensione in anticipata dietro formale istanza all’Inps. I requisiti d’ingresso per la misura Quota 100 sono 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi, mentre, Opzione donna per le lavoratrici con 58 anni di età (59 anni di età per le autonome) e 35 anni contributivi al 31 dicembre 2019.

Si tratta di misure prorogate per il 2020, anche se l’estensione temporale di queste misure spesso segue canali turbinosi, possiamo affermare che salvo modifiche, Quota 100 dovrebbe restare in vigore fino alla scadenza naturale fissata per il 31 dicembre 2021. Discorso diverso, segue Opzione donna che è stata adottata nel 2015 per agevolare le lavoratrici, e da allora, viene approvata passo per passo ogni anno dai vari Governi che si succedono.

Il diritto cristallizzato di Quota 100 e Opzione Donna

Per dare un esempio chiaro di come si attivano i meccanismi della cristallizzazione, vi mostriamo un’ipotesi su Quota 100. Il lavoratore che entro il 31 dicembre 2019 possiede i requisiti per accedere al piano pensionistico anticipato, può presentare la richiesta all’Inps, ma, nello stesso tempo può decidere di prolungare l’uscita con Quota 100 fissandolo entro il 2021. In questo caso, se il lavoratore opta per una pensione nel 2021, può farlo grazie al diritto acquisito della cristallizzazione che gli consente di congelare i requisiti raggiunti per poterli sfruttare in anni diversi.

Potrebbe risultare un vantaggio, nel caso in cui Quota 100 venisse fermata dopo la fase di sperimentazione triennale. In questo caso, pur in mancanza di una proroga, il lavoratore che ha presentato la domanda per il 2022 ha acquisito il diritto alla pensione. Stesso discorso per Opzione donna le lavoratrici in possesso dei requisiti possono presentare domanda all’Inps entro il 31 dicembre 2020.

Ora, qualora Opzione donna concludesse il suo ciclo vitale e non venisse riconfermata nel 2021, le lavoratrici presentando la domanda all’Inps, hanno acquisito il diritto alla pensione, poiché si tratta, di un diritto già conseguito, di conseguenza cristallizzato. In sostanza, non viene meno il diritto alla pensione, e la domanda di pensione presentata regolarmente non scade. Ma, bisogna fare molta attenzione alle finestre mobili che regolano l’accesso al piano pensionistico anticipato, e devono essere rispettate.

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