Vaticano: possibilità di avere gli immobili condonati

Tra Italia e Vaticano vige una convenzione secondo la quale tutti gli immobili di proprietà della Santa Sede siano esenti da tutti i tributi, presenti e futuri. Da alcune stime sembra che ben il 20% del patrimonio immobiliare Italiano sia in mano alla Chiesa.

Vaticano: possibilità di avere gli immobili condonati

Sono in pochi ad essere a conoscenza di tutti gli accordi che, nel corso degli anni, sono stati raggiunti e stretti tra Stato Italiano e Città del Vaticano. Quello che però ormai tutti sanno, è che in base alla ‘Convenzione fiscale‘ in vigore, il Vaticano sarebbe in effetti esentato da qualsiasi tributo, dovuto allo stato Italiano, sugli immobili di sua proprietà.

In questi tempi di lotta all’evasione e di nuove tasse sugli immobili, però, l’opinione pubblica comincia a volerne sapere di più e, in particolare, se sarebbe possibile recuperare queste tasse. In effetti molti politici stanno definendo questo famoso Condono Fiscale, tra Italia e vaticano come una vero e proprio “condono tombale“.

E’ su questa base che la Camera sta, da tempo, cercando di ratificare la ‘Convenzione fiscale‘ tra Italia e Vaticano; questo è quello che racconta la maggioranza composta dai renziani e i deputati del Nuovo Centro Destra capeggiato da Angelino Alfano, Ministro dell’Interno. Secondo loro, infatti, questa ratifica sarebbe una applicazione ‘tardiva’ dei Patti lateranensi e dovrebbe essere vista come un passo in avanti nella lotta all’evasione.

Di altro parere, però, sarebbero i deputati di ‘Possibile’, Pippo Civati e Andrea Maestri, in quanto l’esenzione totale da tutti i tributi – presenti, passati e futuri – degli immobili di proprietà della Santa Sede, è un vero e proprio colpo per le entrate del Paese. Si stima, infatti, che gli immobili di proprietà della Chiesa siano addirittura il 20% dell’intero patrimonio immobiliare italiano: un numero elevatissimo la cui mancanza totale di imposte è un durissimo colpo da sostenere per lo Stato Italiano.

E’ delle ultime ore un emendamento, depositato dall’opposizione, con il quale si richiede di chiarire l’entità degli immobili catastali di proprietà della Chiesa, in modo da avere un piano chiaro di quanto, annualmente, il nostro paese ci rimette in termini di tasse ed imposte varie, quelle stesse tasse che i cittadini comuni sono obbligati a pagare, pena una visita , non certo di cortesia, degli ufficiali giudiziari e di quelli di Equitalia.

Continua a leggere su Fidelity News