Salvini: "Stiamo importando schiavi, fannulloni, delinquenti: in Tunisia sono usciti di galera in 4000, arriveranno"

Matteo Salvini è intervenuto alla sessione plenaria del Parlamento Europeo in merito alla procedure da adottare per contrastare l'immigrazione clandestina e il traffico di persone nel Mediterraneo.

Salvini: "Stiamo importando schiavi, fannulloni, delinquenti: in Tunisia sono usciti di galera in 4000, arriveranno"

La sessione plenaria del 25 ottobre del Parlamento Europeo è stata incentrata sulla lotta contro l’immigrazione clandestina e il traffico di persone nel Mediterraneo. L’intervento di Matteo Salvini è stato decisamente duro: ha principiato sottolineando l’indecorosa assenza dei deputati – solamente 26 le persone presenti – e quindi l’evidente indifferenza dei colleghi eurodeputati verso il tema dell’immigrazione clandestina.

Il leader della Lega ha affermato: “Io proverò a ripetere quello che come Lega, come europarlamentare italiano, ripetiamo da qualche anno, con scarsi successi: queste politiche assenti e fallimentari sull’immigrazione clandestina stanno facendo il male dei popoli europei e il male dei popoli africani“. Ha continuato dicendo che chi sta governando l’Europa, con la complicità di alcuni governi, compreso quello italiano, sta facendo gli interessi delle mafie, degli schiavisti, degli scafisti, e delle multinazionali dello sfruttamento: negli ultimi anni nel Mediterraneo sono morte almeno 15.000 persone, solo in Italia sono sbarcati 600.000 presunti rifugiati, che rifugiati, a suo parere, non sono, e sono scomparsi 30.000 bambini che alimentano il mercato della prostituzione.

Salvini nell’intervento si è chiesto come, dopo tre anni, ci si ritrovi ancora a parlare di quello che occorre fare e se l’Europa non prenderà provvedimenti, ha incalzato, lo faranno i governi nazionali compreso quello italiano, quando la Lega vincerà le elezioni.

Per il leghista occorre proteggere i confini, interrompere i contatti fra le navi ONG, che l’istituzione europea continua a finanziare, garantire quote di immigrazione legale e positiva, per quegli uomini e donne che portano realmente un valore aggiunto alle nostre società. “Questo sistema funziona in Canada, Australia, Svizzera, e nei Paesi evoluti.” Secondo Salvini, in questo momento, stiamo importando schiavi, fannulloni, o delinquenti: in Tunisia nel 2017 sono usciti di galera più di 4.000 delinquenti, grazie a premi e indulti delle autorità tunisine – afferma  – stanno arrivando tutti in Italia.

Il leader della Lega asserisce che l’Italia consegue il record di detenuti tunisini, il 67% dei detenuti tunisini in Europa è in Italia. “Io spero che questa commissione si svegli, anche se non ne ho tanta convinzione, lo faremo noi agevolando l’arrivo di donne e bambini che veramente sfuggono dalla guerra, agevolando l’arrivo da Paesi più vicini a noi, alla nostra cultura, quelli con cultura cristiana. Si garantiscono i diritti di chiunque, i diritti dei Rom, perchè a Strasburgo se ogni giorno non ci si occupa dei diritti dei Rom qualcuno non è felice”.

Matteo Salvini ricorda che i Paesi Islamici adottano la dichiarazione dei diritti islamici dell’uomo. La stessa sancisce che la giustizia sia applicata solo in base a quello che prevede la giustizia islamica: contempla che la libertà di pensiero sia accettabile solo nei limiti previsti dalla legge islamica, che, a proposito della parità di genere nel matrimonio, come si evince all’articolo 19, gli uomini detengano una accertata supremazia sulle donne. Riassumendo Salvini sottolinea come, secondo tali precetti, si va in galera se la legge islamica lo consente, puoi esprimere il tuo pensiero se te lo consente la legge islamica, l’uomo e la donna hanno gli stessi diritti anche se l’uomo vale qualcosa in più.

Il leghista si auspica, quindi, che sia giunto il momento di rimettere delle regole, chi vuole entrare in Europa deve farlo legalmente, positivamente, per il resto esiste la regola dell’espulsione, del respingimento, della difesa dei confini: se non vuole farlo la commissione europea, perchè risponde agli interessi e alle logiche delle multinazionali – ha concluso – lo faranno i popoli, che votano in Germania, in Olanda, in Francia, in Austria e presto anche in Italia.

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