Romano Prodi ammette: "Francia e Germania si stanno dividendo l’Europa"

L'ex presidente della Commissione Europea parla del malfunzionamento dell'Europa e di come Francia e Germania abbiano deciso di spartirsi Esteri ed Economia. E punta il dito contro la debolezza dell'UE davanti alle sfide mondiali.

Romano Prodi ammette: "Francia e Germania si stanno dividendo l’Europa"

Romano Prodi è stato uno dei fondatori dell’Unione Europea ma adesso si è accorto anche lui che qualcosa non sta funzionando per il verso giusto. L’ex premier parla della Germania e della Francia come delle nazioni che si stanno dividendo l’Europa, con i tedeschi che puntano al monopolio economico e con i francesi che mirano al monopolio sulla politica estera.

Anche Prodi, quindi, si è reso conto che l’Europa è dominata dall’asse franco-tedesco, con l’Italia vista come terza incomoda, anzi come terzo scomodo. Ma ciò che lui ha compreso era evidente da tempo. E’ dalla nascita dell’Ue, infatti, che i francesi puntano a Difesa ed Esteri e la Germania all’Economia, da sempre pilastri delle politiche dei due governi.

Secondo Prodi, le divisioni all’interno dell’Europa fanno sì che la stessa Europa non abbia voce in capito per quanto riguarda i grandi mutamenti internazionali. Mutamente guidati principalmente dagli Stati Uniti e dalla Cina, e contro cui l’Europa mostra le sue debolezze, poiché incapace di reagire alle sanzioni americane o alla crescita vorticosa cinese.

Dice l’ex primo ministro italiano che “siamo davanti alla grande sfida tra Stati Uniti e Cina, che chiama in causa l’Europa come mediatore. E un ruolo che solo il nostro continente può avere, e che non sta assolutamente esercitando. L’Europa non può essere l’anello passivo, il pungiball delle tensioni e dell’economia politica mondiale. Ci troviamo a discutere di uno scenario che va verso un ulteriore affinamento delle sanzioni. Si tratta di un’involuzione dell’economia internazionale che sta fortemente cambiando lo schema del commercio”.

Secondo Prodi, quindi, l’Unione Europa non è preparata al cambiamento in corso nel mondo. Si trova in una situazione di isolamento economico causato dalle continue tensioni politiche interne. Tensioni che sono evidente, per esempio, nella politica sui flussi migratori che tutti benedicono ma che nessuno poi è disposto ad accettare.

Romano Prodi si lancia anche in una previsione sulle elezioni europee: “Le posizioni euroscettiche non saranno dominanti, sicuramente stanno crescendo ma, se si va alle elezioni con un vero programma sull’Europa, la gente voterà per partiti europei”. Ma, come osserva un quotidiano, quella di Prodi, più che un’idea, appare un pio desiderio.

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