Riforma delle carceri, via libera di Camera e Senato

Contrari alla Riforma Lega e Movimento Cinque Stelle. Verini per il Partito Democratico: “Si investe in umanità e si investe in sicurezza della società”.

Riforma delle carceri, via libera di Camera e Senato

Si è concluso ieri l’esame dei decreti attuativi della riforma dell’ordinamento penitenziario da parte delle Commissioni giustizia della Camera e del Senato con l’approvazione di un parere favorevole che ha tenuto conto delle osservazioni poste dai membri delle commissioni.

La Riforma delle carceri è passata ora al Consiglio dei ministri che dopo un ulteriore riesame dovrà dare l’approvazione definitiva. Non sono stati presi in considerazione, per il momento, alcuni temi caldi come l’affettività, il lavoro, l’ordinamento penitenziario minorile, le misure di sicurezza e la giustizia riparativa. Entro questa settimana ci sarà una riunione, può essere che qualche decreto sia già all’ordine del giorno.

Il Movimento Cinque Stelle e la Lega hanno votato contro. Durante l’esame Nicola Molteni, rappresentante della Lega ha urlato: “Riforma drammatica”, perché secondo lui questa riforma è benevola con chi commette reati, non si tratta altro che di un condono giudiziario. Secondo Molteni sarebbe stato opportuno attendere le prossime elezioni. Per M5S, Vittorio Ferraresi ha votato contro, ma ha chiesto che alcune sue osservazioni vengano prese in considerazione. Tra queste il nulla osta del magistrato perché i volontari entrino nelle carceri e il veto del procuratore nazionale antimafia per quanto riguarda la concessione dei benefici.

La maggioranza delle due commissioni ha votato a favore, convinta che questa riforma è in grado di garantire l’effettività della pena, in quanto le pene alternative diminuiscono la recidiva contribuendo alla sicurezza del nostro Paese.

Walter Verini, il capogruppo Pd nella Commissione giustizia della Camera ha affermato che la riforma a cui è stato dato parere favorevole: “è una conquista di civiltà e umanità utile per la sicurezza dei cittadini. (…) è una grande occasione per far sì che chi ha sbagliato paghi la giusta pena. Ma lo faccia in condizioni umane e soprattutto in forme di detenzione, pene alternative per reati minori, finalizzate al recupero e al reinserimento sociale”. Poi Verini ha aggiunto che il cuore della riforma prevede rigore per i colpevoli di reati più e ha citato mafie e terrorismo; valorizzazione della figura della polizia penitenziaria, impegnata in un compito difficile e fondamentale.
Concludendo Verini ha affermato: “Pene certe, condizioni civili, recupero e reinserimento: cosi si rispetta la Costituzione, si investe in umanità e si investe in sicurezza della società”.

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