Renzi attacca su manovra: “irresponsabili e cialtroni”. Di Maio risponde: “vogliamo mandare in pensione e ridare lavoro”

Ennesimo scontro a distanza tra Governo ed opposizione sui numeri della Manovra, differenti le posizioni che inesorabilmente collideranno durante la discussione parlamentare.

Renzi attacca su manovra: “irresponsabili e cialtroni”. Di Maio risponde: “vogliamo mandare in pensione e ridare lavoro”

Il capo Politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, durante un’intervista a Non è L’Arena di domenica 30 settembre, si difende a spada tratta dagli attacchi dell’ex Segretario PD Matteo Renzi in merito al lavoro svolto in fase di redazione del documento di economia e finanza .

Quest’ultimo, intervenuto a margine della manifestazione del Partito Democratico svoltasi nel pomeriggio a Roma, ha così apostrofato la compagine di cui il suo rivale politico ne è massimo rappresentante: “siamo in presenza di irresponsabili, dei cialtroni che mettono a rischio la tenuta dei conti”.

La replica di Di Maio

Non si fa attendere la risposta di un Di Maio “infuocato” in serata da Giletti: durante la trasmissione, Il Vicepremier ha mostrato un documento con la quale spiega come dal 2014 ad oggi il rapporto tra il Deficit ed il PIL si sia attestato sostanzialmente tra il 3% ed il 2%, accusando i precedenti governi di quegli anni d’esser responsabili della creazione un debito da 192 miliardi di Euro.

Ad ulteriore difesa del proprio lavoro, il Ministro dello Sviluppo Economico, sostiene che le misure contenute nel documento di economia e finanza, come: la revisione della legge Fornero, il fondo di salvaguardia per i truffati dalle Banche ed il reddito di cittadinanza, che attesteranno intorno ad una stima del rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo al 2,4%, sono in linea con l’atteggiamento svolto dai governi precedenti; presieduti anche da Matteo Renzi.

Di Maio infine, infastidito da queste accuse, ha così concluso: “La differenza è che loro hanno fatto deficit per aiutare le banche, Noi facciamo Deficit per ripagare i cittadini da tutti i tagli che gli hanno fatto in questi anni.

Appare chiaro, oggi ancor più di ieri, l’incompatibilità politica tra i due leader e tra due modi di intendere la politica: ad ogni modo la resa dei conti, non solo economici, è solo rimandata di qualche settimana quando la Manovra Economica inizierà il suo iter parlamentare.

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