Per Laura Boldrini, l’ondata di odio nei suoi confronti è colpa di Lega e M5s

Intervistata dall’Agi, Laura Boldrini si è scagliata contro M5s e Lega, colpevoli di aver messo in atto una precisa strategia politica che ha determinato l’insorgere di una campagna di odio nei suoi confronti.

Per Laura Boldrini, l’ondata di odio nei suoi confronti è colpa di Lega e M5s

Nel recente passato, Laura Boldrini è stata oggetto di pesanti accuse e minacce. L’ex presidente della Camera dei Deputati ha però le idee chiare su chi sia l’artefice di questa campagna d’odio architettata nei suoi confronti. In un’intervista concessa all’Agi, la deputata di LeU ha ricondotto l’origine di insulti e attacchi ad una precisa strategia politica della Lega e dal Movimento 5 Stelle.

Addirittura proprio la sua figura è divenuto il collante che ha permesso l’alleanza tra i due partiti attualmente al governo. Laura Boldrini si reputa infatti “involontariamente responsabile” di questo avvicinamento sfociato poi nel governo Conte.

Non a caso è stata proprio lei il primo obiettivo su cui i due partiti hanno fatto fronte comune. La battaglia contro di lei fu innescata nel 2014 da Beppe Grillo, che in un video postato in rete si domandava “cosa faresti alla Boldrini in auto?”. Da lì sarebbe poi partita l’ondata di incessante violenza verbale, oscenità, minacce e insulti a cui non ha tardato ad aggiungersi anche la Lega.

E a proposito del Carroccio, il prossimo 17 settembre si svolgerà a Savona quella che è stata ribattezzata la “Norimberga degli haters”. A doversi difendere sarà Matteo Camiciottoli, sindaco leghista che si augurò che uno degli immigrati arrestati a Rimini per lo stupro di una turista polacca, potesse ottenere i domiciliari a casa della Boldrini. Con questo provvedimento il primo cittadino di Pontinvrea si augurava che si sarebbe potuto rimettere il sorriso alla Boldrini.

Come spiegato dalla stessa deputata, quella che era un’alleanza digitale, ora è diventata politica. Dopo aver testato la loro compatibilità sui social, l’unione ha cominciato a cavalcare “l’onda lunga delle fake news”, fenomeno sociale di attualità che la deputata ha ammesso di aver combattuto con tutte le sue forze, “perché mi rendevo conto di come andassero a colpire i cittadini ignari e in buona fede e fossero dannose, e mi sono spesa per far nascere il primo progetto di educazione civica digitale nelle scuole, che è diventato una buona pratica nel mondo”.

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