Pd, la scissione è storia. Emiliano resta e si candida contro Renzi

Rossi, Speranza e Bersani pronti per un nuovo orizzonte politico. Emiliano resta e si candida, Renzi pubblica sulla sua enews “ È tempo di rimettersi in cammino. Bisogna vincere nel consenso”.

Pd, la scissione è storia. Emiliano resta e si candida contro Renzi

La scissione si è conclusa, Michele Emiliano resta nel partito e propone la sua candidatura alla segreteria. Il governatore della Puglia sembra agguerrito e pronto ad accaparrarsi il ruolo di segretario.

Rossi, Speranza e Bersani percorrono la strada per un nuovo orizzonte politico del centrosinistra, pronti per presentare il nuovo gruppo autonomo alla Camera e al Senato.

Matteo Renzi, diretto in California, dalla sua Enews 460 pubblicata martedì 21 febbraio, dichiara: “È tempo di rimettersi in cammino. Per vincere il congresso però non basta arrivare primi. Bisogna vincere nel consenso, certo, ma anche vincere esprimendo idee, sogni, partecipazione. Il dibattito del PD vi ha stancato? Bene, aiutateci a ribaltarlo. Aiutateci a mettere a fuoco i problemi e le soluzioni vere del Paese. Mettiamo al centro l’Italia, sul serio”.

L’ex segretario rivolgendosi alla minoranza intenta a consolidarsi scrive: “mentre gli organismi statutari decidono le regole del Congresso, io sono in partenza per qualche giorno per gli Stati Uniti. Vi racconterò sul blog il mio diario di bordo dalla California dove incontreremo alcune realtà molto interessanti. Priorità: imparare da chi è più bravo come creare occupazione, lavoro, crescita nel mondo che cambia”

Nulla è stato possibile fermare la scissione, ritenuta il fallimento del Pd. Tanti sono stati gli appelli per placare gli animi fatti direttamente dai fondatori del partito; Romano Prodi ha espresso tutta la sua angoscia per lo sfaldamento. I dadi sono tratti, la scissione è avvenuta.

Emiliano ha invertito la marcia allontanandosi dalla minoranza, pronto a combattere in nome di un Pd ormai lacerato dai troppi buchi, sfilandosi dalla minoranza e proclamando la sua corsa per la segreteria. Andrea Orlando – dal suo blog “Stato presente” – lancia la sua candidatura, pronto per guidare il partito, non per fare opposizione.

Tutti pronti per sfoderare gli artigli. Renzi di sicuro tornerà in Italia per tuffarsi in una battaglia ricca di sorprese; infatti, le sue previsioni puntano al 7 maggio, pronto a riprendersi il titolo di nuovo segretario del partito. La commissione di Statuto è pronta, la direzione dovrà solo stabilire le regole.

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