Movimento 5 Stelle: "Inizia la Terza Repubblica, la repubblica dei cittadini"

Il post elezioni, con la vittoria del Movimento Cinque Stelle, ha avviato un periodo decisamente inedito per il Bel Paese. Terza Repubblica è l'espressione più utilizzata per descrivere il periodo appena iniziato.

Movimento 5 Stelle: "Inizia la Terza Repubblica, la repubblica dei cittadini"

Terremoto, nuova era, cambio epocale, sono i termini che i politici italiani utilizzano per descrivere il periodo assolutamente inedito iniziato nel nostro Paese dopo la travolgente vittoria del Movimento Cinque Stelle ed il risultato senza precedenti ottenuto dalla Lega. Ma indubbaimente l’espressione più gettonata per qualificare il periodo appena inaugurato è sicuramente “Terza Repubblica”. “E’ iniziata la Terza Repubblica, la repubblica dei cittadini”, ha dichiarato Luigi Di Maio nell’apprendere il trionfo del suo movimento.

La nascita delle due repubbliche, dal 1948 ad oggi, è stata contrassegnata da gigantesche trasformazioni nella cultura politica del nostro paese. La fine ufficiale della Prima Repubblica, per esempio, fu decretata dopo Mani Pulite, il maxiprocesso iniziato nel 1992, che rivelò una vastissima rete di corruzione istituzionalizzata e che si concluse con circa 25mila avvisi di garanzia, 4.525 arresti, 1.069 politici inquisiti, 1.300 condanne definitive e 31 suicidi.

E ora, il risultato di Cinque Stelle (e della Lega) porta nello scenario politico un nuovo cambiamento: l’ascesa di nuove formazioni e il fracasso di Forza Italia e del centrosinistra, le forze dominanti negli ultimi 20 anni. Questo non è però l’unico motivo per il quale si parla di nascita della Terza Repubblica.

Se da domenica i dirigenti del M5S parlano di Terza Repubblica è perché sono consapevoli del potente effetto che l’espressione ha sull’immaginario popolare, del suo ineludibile legame con Mani Pulite. E appunto loro si sono presentati come i “pulitori”, i protagonisti di una nuova era che spazzerà via la classe politica immorale e corrotta e metterà fine ai privilegi della casta.

Cinque Stelle è un partito che in Europa e nel mondo non è stato ancora capito. E’ un fenomeno italiano ed è molto, molto nuovo. Non è corretto definirlo semplicemente un partito populista“, dichiara a El Mundo Roberto D’Alimonte, professore ordinario di Sistema Politico Italiano e direttore del Centro Italiano Studi Elettorali (CISE) e del dipartimento di Scienze Politiche dell’Università Luiss di Roma. Secondo D’Alimonte, il M5S nasce come movimento a favore della democrazia diretta e, per questo, ha una componente utopica.
E’ inoltre un movimento trasversale, che scaturisce dai tradizionali schemi della destra e della sinistra, con posizioni molto chiare sulle questioni dell’onestà, la corruzione, il conflitto di interessi, contrario al finanziamento pubblico dei partiti… Sono questi i temi che hanno conquistato gli elettori“, ha aggiunto D’Alimonte.

Continua a leggere su Fidelity News