Movimento 5 Stelle: "Di Maio Premier o di nuovo al voto"

Il Movimento 5 Stelle chiude le porte ad un governo istituzionale o di stabilità. Se non sarà Luigi Di Maio il prossimo presidente del consiglio si ritorna alle urne.

Movimento 5 Stelle: "Di Maio Premier o di nuovo al voto"

Si è parlato molto in questi giorni di alleanze e governi di stabilità, ma quest’oggi il Movimento 5 Stelle tuona e ribadisce la propria posizione chiara e ferma. I vertici hanno definitivamente chiuso ad un governo istituzionale, dovrà essere Luigi Di Maio il prossimo presidente del consiglio, se così non fosse il ritorno alle urne è l’unica via percorribile per formare il nuovo governo. Inoltre, come ha ammesso lo stesso Di Maio nessun altro partito si è fatto avanti e l’appello dei pentastellati, “siamo aperti al dialogo”, non è stato accolto.

Di fronte alla stampa estera, Luigi Di Maio ha spiegato: “Io dico mettiamoci al lavoro sull’Italia. Qui non si parla di Pd, Lega o Forza Italia. Noi diciamo agli altri di venire avanti con proposte. Dire ‘metti un tuo uomo e togli un tuo uomo’ non sono dinamiche che ci appartengono”.

All’interno del Movimento ha preso forma l’idea di ritornare alle urne, visto come un vero e proprio ballattaggio con la Lega di Matteo Salvini. Analisi e sondaggi, infatti, danno il leader dei cinquestelle in netta crescita dopo le elezioni del 4 Marzo. La voglia di governare e non fermarsi sul traguardo spingerebbe Di Maio e il Movimento a seguire questa rotta.

Nessun cambio della legge elettorale, i grillini sarebbero disposti di ritornare al voto con l’attuale leggi e Di Maio spiega le ragioni di questa scelta: “Non possiamo perdere tempo e se ci sedessimo al tavolo con gli altri non ne usciremmo più”. Discorso che toppa con l’idea di lavorare con Salvini per la riscrittura del Rosatellum e valutare seriamente il Germanicum“Sarebbe impossibile, rischieremmo di logorarci. Noi invece siamo in crescita”.

Il capo dei grillini, infine, rassicura la cancelliera Angela Merkel e l’Europa“Le nostre misure economiche saranno sempre ispirate alla stabilità del paese e alla qualità della vita degli italiani. Non vogliamo trascinare l’economia dell’Italia nelle diatribe politiche. Credo che oggi il ministro Padoan sia molto irresponsabile a trascinare le questioni tra Italia e Bruxelles rispondendo ‘non so’ a proposito del futuro dell’Italia”.

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