Laura Boldrini provoca Salvini: “Che ne pensa del sindaco leghista che mi augurò lo stupro?”

Matteo Camiciottoli, sindaco della Lega di Pontinvrea, paese in provincia di Savona, si trova sotto processo per una frase scritta su Facebook: aveva augurato a Laura Boldrini di essere stuprata.

Laura Boldrini provoca Salvini: “Che ne pensa del sindaco leghista che mi augurò lo stupro?”

Matteo Camiciottoli, sindaco della Lega di Pontinvrea, paese in provincia di Savona, attualmente si trova sotto processo per diffamazione.  Nell’ottobre del 2017 il primo cittadino scrisse su Facebook: “Potremmo dargli gli arresti domiciliari a casa della Boldrini magari le mette il sorriso”. Laura Boldrini ha mantenuto la promessa fatta pubblicamente: “Molti haters, molte querele“. Camiciottoli, nel luglio 2018, è stato rinviato a giudizio.

Il post era volto a commentare il terribile stupro di Rimini: una coppia di turisti polacchi venne aggredita sulla spiaggia, la ragazza fu violentata da due fratelli marocchini, un nigeriano e un congolese. Camiciottoli si era giustificato dicendo che aveva utilizzato la sua pagina personale, dove si sente libero di esprimere i propri pensieri, non quella ufficiale in veste di sindaco.

Laura Boldrini si rivolge a Matteo Salvini

Laura Boldrini ha tirato nuovamente in ballo il ministro dell’interno Matteo Salvini: “Non è facile per una donna sentirsi dire certe cose e non è stato facile per mia figlia sapere che qualcuno vorrebbe che sua madre venisse violentata”.
Boldrini ha dunque sottolineato che quando Matteo Salvini le ha chiesto pubblicamente di condannare le minacce di morte che aveva ricevuto a Milano durante una manifestazione di piazza, lei lo ha fatto perché convinta che il dibattito politico non possa essere dominato dall’odio e dalla violenza: “Adesso sono io che chiedo a Salvini di prendere pubblicamente posizione sulle dichiarazioni del sindaco del partito di cui lui è segretario” ha sentenziato.

L’ex presidente della camera ha affermato che l’insulto ricevuto lo si può definire solamente abominevole, di una gravità incommensurabile, il leghista le ha augurato lo stupro, come se una violenza sessuale possa essere per una donna motivo di ilarità. Secondo la Boldrini l’ulteriore aberrazione è data dal fatto che Camiciottoli rappresenta una comunità: si interpella, quindi, su quali garanzie possa dare un sindaco del genere alle cittadine che rappresenta.

La deputata si è inoltre chiesta cosa ne pensa Salvini delle affermazioni di Camiciottoli, che, ha precisato, investono non solo la sua dimensione privata ma la condizione di tutte le persone che subiscono insulti, minacce e volgarità di ogni genere.

La ex presidente della camera in difesa di tutte le donne

Laura Boldrini sostiene che sarà presente in tribunale non solo per difendere la dignità di donna umiliata ma anche in nome, e per conto, di tutte le persone che subiscono minacce, insulti e volgarità di ogni sorta sul web senza avere, però, la forza di reagire.

L’ex presidente ha osservato di fare una battaglia di legalità e che i possibili risarcimenti andranno a folcire progetti di educazione civica digitale. “Sono qui anche per tutte quelle donne che ogni giorno sono costrette a subire lo stesso trattamento, e vivono in silenzio la loro umiliazione, perché magari non hanno la forza di alzare la voce. Ma in uno stato di diritto ci sono le leggi e i tribunali, e quindi bisogna farsi rispettare” ha chiosato.

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