Laura Boldrini e la guerra contro le fake news: arriva il decalogo per divenire "debunker", detective del web

La Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha parlato del progetto rivolto ai giovani #BastaBufale: un decalogo per gli studenti, un manuale per difendersi e riconoscere le fake news.

Laura Boldrini e la guerra contro le fake news: arriva il decalogo per divenire "debunker", detective del web

Laura Boldrini, presidente della Camera, riprende la propria guerra: “La sfida è che i ragazzi diventino “cacciatori di bufale”, detective del web, in grado di capire, sempre, se una notizia è vera o è falsa, se un post su Facebook è semplicemente un post o invece una menzogna. Perché la rete è una prateria dove spesso il più forte prevale”. La Boldrini crede fortemente nell’educazione civica digitale, nel progetto rivolto ai giovani #BastaBufale, che verrà presentato assieme alla ministra Fedeli.

Il decalogo rivolto agli studenti è pronto: un manuale che aiuterà i ragazzi a difendersi dalle fake news, perchè come dice la Boldrini, le fake news sono gocce di odio che infettano il web e infangano le persone. La Presidente ha affermato che la rete concede opportunità straordinarie ai gruppi di sciacalli e che la maggioranza degli utenti non riescono a scindere il vero dal falso. Gli studenti sono grandissimi naviganti, ma come ha dimostrato una ricerca dell’università di Stanford, spesso sono incapaci di distinguere una notizia da una pubblicità.

Il decalogo è volto ad insegnare ai nativi digitali a diventare “debunker“, cacciatori di menzogne. La Boldrini ha annunciato che i debunker italiani, come Paolo Attivissimo, hanno contribuito alla scrittura, elaborando i contributi pervenuti da Miur, Confindustria, Fieg, Rai, Facebook, e Google. Per difendersi, secondo la Presidente, occorre verificare le fonti, l’identità di chi pubblica, imparare a riconoscere gli odiatori e i provocatori seriali, spiegare ai giovani che i loro clic e like contano, hanno un valore.

La Boldrini è stata protagonista di ampie campagne d’odio e la stessa annuncia che a breve inizieranno i processi contro chi l’ha infangata, per far comprendere a tutti che gli sciacalli non possono rimanere impuniti e che in uno stato di diritto la legge contrasta e punisce l’odio. “Gli hater sono in ritirata, hanno capito che rischiano grosso. Da leoni da tastiera si sono trasformati in conigli in fuga. Ma non è una questione personale“.

L’appello #BastaBufale, ha riscosso notevole successo, migliaia e migliaia di firme e da tale mobilitazione la Presidente ha capito che occorreva coinvolgere nella guerra numerosi attori, gli editori, la Rai, anche la Confindustria, per bloccare il flusso pubblicitario ai siti bufala. La Boldrini ha scritto a Zuckerberg chiedendo che venga istituito anche in Italia un centro di controllo sui fenomeni di odio in Rete perchè trenta milioni di utenti in Italia necessitano un investimento maggiore da parte dell’azienda. Il New York Times ha parlato del decalogo anti-bufale, si dicono interessati all’ iniziativa, perchè del resto il fenomeno delle fake news è mondiale, investe tutti.

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