Immigrazione, la terapia di Salvini funziona. Sbarchi ridotti dell’83%

Secondo Frontex gli sbarchi in Italia sono diminuiti drasticamente grazie alla chiusura dei porti italiani decisa dal capo del Viminale. E Salvini esulta sulla rete.

Immigrazione, la terapia di Salvini funziona. Sbarchi ridotti dell’83%

Chi diceva che la politica di Salvini contro l’immigrazione clandestina fosse sbagliata, deve ricredersi. Gli sbarchi sulle coste italiane sono diminuiti. E di molto. A dirlo è Frontex, che ha diffuso i dati dei flussi migratori di questi ultimi mesi, certificando una verità assoluta: la migrazione in questa estate è calata vistosamente rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. 
Una riduzione determinata proprio dal blocco delle frontiere deciso dal capo del Viminale.

I dati parlano chiaro, non mentono: nel mese di agosto di quest’anno sono arrivati in Italia solo 1.900 migranti. L’83percento in meno rispetto allo stesso mese del 2017, quando ne erano approdati 11.461.
Matteo Salvini su Facebook rivendica il suo lavoro, sostenendo che nel maggio del 2017, quando al governo c’era la sinistra sinistrata, ci furono in Italia 50mila sbarchi in soli cinque mesi. Con una media di 10mila al mese. Intere città africane si svuotavano per trasferirsi in blocco nel Belpaese con la benedizione dei Renzi e dei Gentiloni.

La differenza tra gli approcci di ieri e di oggi è evidente. E i numeri lo confermano. Ad agosto di quest’anno il numero degli sbarchi si ferma a 1.259 profughi contro i 3.920 del 2017 e addirittura contro i 21.294 del 2016, quando ci fu un vera e propria invasione di profughi in stile sbarco in Normandia durante la seconda guerra mondiale.

Solo quelli erano dei liberatori. Qui abbiamo invece a che fare con degli invasori. Un esercito di uomini prelevati dalle navi Ong direttamente sulle coste libiche e traghettati (non salvati) nel Belpaese, nascondendo finalità politico-economiche mascherate da emergenza umanitaria che è valevole solo per una percentuale minima dei migranti.

Ad assestare un colpo ai trafficanti di uomini ci ha pensato Salvini, sigillando i porti italiani. E costrigendo gli scafisti a cambiare rotta. Dirigendosi verso la Tunisia, il Marocco e soprattutto la Spagna, che negli ultimi mesi ha superato l’Italia in quanto a invasione migratoria, con profughi male accolti e subito rispediti indietro.

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