Il vicepremier Salvini dichiara il suo primo obiettivo: tagliare i fondi per gli immigrati

Il nuovo governo del cambiamento, come definito da Salvini e Di Maio, ha posto le basi per dare inizio ad una fase innovativa e positiva del nostro Paese. Salvini ha dichiarato quale sarà il suo primo obiettivo.

Il vicepremier Salvini dichiara il suo primo obiettivo: tagliare i fondi per gli immigrati

Poche ore dopo la proclamazione della nuova squadra di governo, il vicepremier Salvini ha esposto quale sarà il suo primo obiettivo durante un incontro in pubblico avvenuto a Sondrio. Circondato dall’entusiasmo di coloro che lo hanno sempre sostenuto, ha dichiarato di aver parlato con il nuovo ministro dell’Economia, esponendo la sua linea riguardo gli immigrati.

Salvini ritiene che spendere ben 5 miliardi per l’accoglimento, la tutela ed il sostentamento degli immigrati, sia una cifra che non può essere accettata dal popolo italiano. Il suo primo obiettivo sarà quello di diminuire i soldi dedicati agli immigrati, e lo espone di fronte ad una folla giunta per acclamarlo in seguito alla formazione del nuovo governo. 

Salvini chiarisce che ci vorrà del tempo per attuare dei cambiamenti che riescano a risollevare l’Italia, e avvisa che non ci saranno miracoli immediati. Servirà pazienza per capire quali saranno le mosse giuste da intraprendere, e afferma che la sua attenzione sarà rivolta anche ai disabili, spesso messi da parte, ai pedofili, e alle tasse scandalose che gli italiani si trovano costretti a pagare. 

Il premier ha toccato numerosi argomenti durante il confronto, e ha promesso che farsi vedere tra la folla ed ascoltare il popolo sarà una delle sue priorità. Da ministro cercherà di trascorrere meno tempo in ufficio, e di più nelle piazze

Salvini ha sempre mantenuto la stessa linea riguardo alla questione degli immigrati ed è chiaro al popolo italiano che bisogna intervenire perché un’accoglienza del genere non è alla nostra portata, di fronte ad un’Italia che sta cadendo nel buio totale e ha bisogno di essere sostenuta dalla politica.

Una politica che pensa solo ai propri interessi, e non riesce a capire come questa invasione stia portando l’Italia ad una situazione insostenibile. Rappresentiamo un popolo capace di accettare le diversità culturali, ma non possiamo essere invasi, soprattutto in un momento critico di crisi economica e sprechi. 

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