Il progetto sovranista di Bannon passa per la Certosa Trisulti di Frosinone

Il basso Lazio ospiterà la prima "università" che si occuperà di promuovere gli studi sulla cultura sovranista: il piano di Bannon attraversa pure per la storica Certosa di Trisulti.

Il progetto sovranista di Bannon passa per la Certosa Trisulti di Frosinone

La Certosa di Trisulti, un monastero ubicato a Collepardo, in provincia di Frosinone, sarà la nuova casa spirituale del bannonismo, una sorta di “università di sovranisti” fondata da Steve Bannon, l’ex stratega di Donald Trump, che da tempo sta preparando il suo progetto sovranista e populista per l’Europa. 

La finalità del corso, previsto per l’inizio del 2019, sarà quella di promuovere le fondamenta giudaico-cristiane della civiltà occidentale. Un percorso di studi che prende le mosse dal discorso tenuto in Vaticano da Bannon, che nel 2014, individuava l’esistenza di tre “minacce esistenziali” per l’umanità e l’Occidente in particolare: il secolarismo militante, che rifiuta la presenza della fede cristiana in ambito politico, la presenza del jihadismo militante, dentro e fuori il Vecchio Continente, che per i sovranisti minaccia l’identità occidentale attraverso i fenomeni migratori, e il capitalismo dominante, che si sta spogliando di ogni valore umano.

L’inziativa di Bannon è stata definita geniale dal direttore che gestisce l’istituto, perché collega problematiche singole per giungere a soluzioni complessive. Ma perché proprio Trisulti? Il direttore ha risposto: “É stata la provvidenza. Cercavamo un luogo dove formare una comunità laica in grado di difendere i cristiani”. Un monaco cistercense ha consigliato Harnwell, e il Dignitatis Humanae ha partecipato alla gara per tempo.

L’istituto di Trisulti e The Movement sono due realtà separate, ma legate tra loro da un interesse comune: quello incentrato sulle istanze promosse dai partiti populisti. Il progetto è chiaro: a Trisulti nascerà una sorta di laboratorio culturale che avrà lo scopo di educare alla cultura sovranista.

I professori dell’accademia saranno riconosciuti a livello internazionale. La scuola sarà rivolta a tutti e le tariffe saranno abbordabili grazie alle donazioni di filantropi americani e britannici che “vogliono che i loro figli crescano in un Paese simile a quello in cui sono cresciuti loro”.

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