Il nuovo obiettivo di Salvini è ridurre la diaria per i migranti da 35 a 19 euro

La riduzione dei costi per mantenere i profughi consentirebbe allo Stato di risparmiare un miliardo di euro in due anni, e taglierebbe le gambe ai furbetti della solidarietà.

Il nuovo obiettivo di Salvini è ridurre la diaria per i migranti da 35 a 19 euro

Matteo Salvini intende dimezzare la spesa per i migranti portando la diaria dell’accoglienza dai 35 euro attuali ai 19 euro futuri. Un obiettivo che aveva in mente fin dal suo insediamento come capo del Viminale, tanto da spingerlo a fare una ricognizione dei costi in Europa per sapere quanto spendono per i profughi gli altri Paesi dell’Ue.

I risultati sono alternanti. L’Italia non spende di più del Belgio o della Finlandia, che arrivano a 50 euro al giorno ma che non hanno cooperative legate a Mafia Capitale che, con quei soldi, vanno a nozze. Spende però più di Francia, Polonia e Austria, che non superano i 25 euro per gente che, spesso e volentieri, non lavora e si limita a oziare.

Il denaro che l’Italia spende per chi sbarca sulle nostre coste è gestito dai centri di accoglienza, e servirebbero, almeno in teoria, a pagare vitto, alloggio, vestiario, tutela sanitaria e sostegno per l’integrazione. Ma, come hanno dimostrato innumerevoli indagini giudiziarie, quel denaro finisce in buona parte nelle tasche dei gestori dei centri che, sulla pelle dei profughi, hanno costruito fortune.

Uno spreco di denaro enorme, e una razzia continua, che il vicepremier intende frenare con i tagli. L’obiettivo è risparmiare 400 milioni per il 2019, 500 per il 2020, e 600 per gli anni successivi. Una decisione resa ancora più agevole dal fatto che, con la chiusura dei porti italiani, il fenomeno migratorio nel nostro Paese è in netto calo, con conseguente risparmio sulle spese di mantenimento.

Salvini intende ripensare l’intero sistema dell’accoglienza organizzandolo per tipologie. I migranti ai quali verrà riconosciuta una forma di protezione e i minori potranno beneficiare degli “extra”, cioé del sostegno per l’integrazione e dei progetti di inclusione sociale. Gli altri dovranno accontentarsi solo del sostentamento in attesa del rimpatrio.

A vigilare su tutto ci sarà l’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione. Toccherà quindi a Raffaele Cantone definire il modello per i bandi delle gare d’appalto per chi vuole ospitare e curare i migranti, stabilendo una base d’asta che non dovrà superare i 19 euro al giorno. Con la possibilità di ritoccare la spesa generale per un massimo di 25 euro.  

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