Il M5S denuncia la Rai al Parlamento Europeo e chiede che venga messa sotto inchiesta

Il Movimento 5 Stelle ha attaccato la TV di Stato Italiana, la Rai, denunciandola al Parlamento Europeo e pretendendo che l'UE la mettesse sotto osservazione come fatto in precedenza per la Polonia.

Il M5S denuncia la Rai al Parlamento Europeo e chiede che venga messa sotto inchiesta

La conferenza tenuta stamattina dal Movimento 5 Stelle nella sede di Strasburgo del Parlamento Europeo ha tutto l’aspetto di un attacco politico nei confronti del Premier Matteo Renzi. Infatti, durante la conferenza è stato chiesto più volte all’Unione Europea di mettere la televisione di Stato italiana, la Rai, sotto stretta sorveglianza perchè, come accusano i parlamentari del Movimento 5 Stelle, sarebbe diventata una “RaiRenzie”.

A suscitare le ire del Movimento 5 Stelle sarebbe la riforma prevista per la Rai che, secondo quanto affermato dai pentastellati, mancherebbe di rispettare le norme che regolamentano il pluralismo dell’informazione. La conferenza stampa è stata presieduta da Roberto Fico, Presidente della Commissione di vigilanza Rai, David Borrielli, copresidente dell’ Efdd, Piernicola Pedicini, capodelegazione del Movimento 5 Stelle al Parlamento Europeo, ed Isabella Adinolfi, membro della Commissione per la Cultura e l’Istruzione.

Nella conferenza tenuta stamattina, si è parlato molto della nuova riforma della Rai e, in particolare, di quel che riguarda l’indicazione dell’amministratore delegato da parte dell’esecutivo. Questa porrebbe il nostro Paese in una condizione di eccezionalità che richiederebbe l’immediato intervento della Commissione Europea. Roberto Fico ha spiegato che il Movimento 5 Stelle chiede all’Europa di comportarsi come già in passato ha fatto con la Polonia mettendo, di fatto, l’intera gestione Rai sotto la vigile sorveglianza della Commissione Europea; infatti – con la nuova riforma – il governo avrebbe di fatto la capacità di nominare 3 consiglieri di amministrazione nella televisione pubblica.

Durante il loro discorso, i membri del Movimento 5 Stelle hanno ricordato che l’Italia, come libertà di stampa, è soltanto al 73esimo posto tra i Paesi del mondo e questo dato inciderebbe molto su quanto richiesto dai pentastellati alla Commissione Europea che denunciano come l’Europa dovrebbe essere ‘coerente’ ed alzare la voce anche nei confronti dell’Italia, proprio come ha fatto con la Polonia.

Le accuse mosse dal M5S sono parecchio dure, rimproverando al Governo il fatto di essere passati da “RaiSet”, quando il Premier era Berlusconi, a “RaiRenzie”, ribadendo quanto sia fondamentale, per loro, che la televisione di Stato italiana venga messa sotto osservazione e che siano garantite le libertà di opinione e di stampa.

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