Gad Lerner attacca Matteo Salvini: "Fascioleghista ingrassato". I social lo coprono di insulti

Gad Lerner ha attaccato nuovamente Matteo Salvini: il suo tweet ha scatenato una moltitudine di polemiche e insulti. I pendolari del treno incriminato hanno duramente contestato la visione del giornalista.

Gad Lerner attacca Matteo Salvini: "Fascioleghista ingrassato". I social lo coprono di insulti

Su Twitter Gad Lerner ha attaccato nuovamente Matteo Salvini, ma il cinguettio è divenuto un boomerag capace di riportare, in una esaustiva risacca di sfottò, una valanga di proteste e insulti. Fra chi non ha gradito il suo tweet non vi sono solo i seguaci del leghista ma anche persone ben informate sull’argomento che stava trattando.

Lerner ha scritto: “Scrive di sé Matteo Salvini: ‘I treni pendolari io li ho presi, i fenomeni della sinistra no’. Nelle sue autorappresentazioni da commediante e nello sfregio delle biografie altrui si cela il trucco vincente del fascioleghismo, ingrassato dalla nostra dabbenaggine”. La replica degli internauti è giunta veloce come una cavalla imbizzarrita:  “Poveri sinistrati, che pena fate” altri hanno osservato che occorre cominciare a fare seria autocritica e che la sinistra dovrebbe tornare alle origini, riprendere a lottare per le istanze della classe lavoratrice e per i più deboli: “Fino ad allora, Matteo Salvini sarà senz’altro più credibile di voi che, continuando con questa acredine immotivata, riuscirete solo ad estinguervi”

I giudizi più feroci son giunti da chi quei treni li conosce bene e sa quale situazione reiterano quotidianamente: un utente ha sottolineato che è pericoloso talvolta salire su quelle carrozze, gli immigrati irregolari arrabbiati, senza biglietti spaventano i controllori che paiono essersi arresi: “Lei non ha la più pallida idea di quanto sia una cazzata ciò che ha scritto”.

In generale per molti passeggeri i carri bestiame su cui sono costretti a viaggiare irradiano squallore, degrado e pericolosità: il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha dichiarato che la capotreno di Trenord finita al centro delle cronache per l’annuncio contro i rom andrebbe premiata, anziché licenziata.

Il ministro dell’interno ha osservato che la donna, pur sbagliando nei termini, era semplicemente esasperata per l’ennesima aggressione subita e  del resto a lui interessa più la sostanza che la forma, la donna stava cercando di difendere i passeggeri.

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