Enrico Ruggeri: "L’Anticristo di oggi è un gruppo di persone che domina il mondo"

Il cantante Enrico Ruggeri si confessa dopo l'uscita del suo ultimo album "L'Anticristo": "Sono pochi irriducibili i potenti che indirizzano le sorti del mondo".

Enrico Ruggeri: "L’Anticristo di oggi è un gruppo di persone che domina il mondo"

L’ultimo album di Enrico Ruggeri si intitola “L’Anticristo”. Un termine che sembra ispirato ad antiche escatologie apocalittiche, a vecchie profezie evangeliche, ma che in realtà, per Ruggeri, rappresenta un gruppo di persone che decide le sorti del mondo, nomina presidenti e cancellieri, decide crisi finanziarie, promuove flussi migratori, legittima unioni gay, promuove la morte sociale mediante la rete.

Ma chi sono questi pochi potenti burattinai del mondo? Per Ruggeri non sono personaggi famosi. Non sono noti. Nessuno li conosce. Agiscono dietro le quinte, lontano dai riflettori dei media. Vivono in maniera quasi monacale. Non sono interessati alla notorietà perché il loro unico interesse è modificare gli assetti mondiali, creando un nuovo ordine mondiale governato da una élite di potere brutale e spregiudicata.

Il loro primo obiettivo è l’annullamento delle persone come singoli individui. Vogliono uomini e donne privati di autonomia e omologati a una realtà amorfa in cui tutti dovranno pensare, parlare, agire, e consumare allo stesso modo. Nessuno dovrà essere libero e indipendente. Dovranno tutti sottostare a una dittatura mondiale che sottometta gli uomini, privandoli dei loro diritti e di ogni punto di riferimento.

Enrico Ruggeri si eleva così a nemico di quel conformismo e di quel relativismo etico promosso da pochi ma potenti individui che lavorano nell’ombra per annullare le identità personali. E, per far questo, mirano a cancellare i confini nazionali, gli Stati sovrani, le classi medie, la famiglia tradizionale, la civiltà cristiana e i suoi simboli, perché anche i simboli cristiani sono parte dell’identità di un uomo.

Ruggeri non si sottrae nell’esprimere un’opinione anche sull’attuale governo italiano. Non lo critica, perché per lui sei mesi sono troppo pochi per giudicare l’operato di un esecutivo. Ma critica la spettacolarizzazione della politica e riconosce ai due partiti al potere, Lega e Cinque Stelle, l’abilità e la capacità di intercettare gli umori e i desideri della gente meglio di quanto abbiano fatto i governi precedenti.

Al noto cantante non è sfuggito un particolare politico. E cioè quello che vede i poveri votare a destra e i ricchi votare a sinistra. Cosa impensabile fino a pochi anni. Un rovesciamento delle parti diventato realtà grazie a una sinistra tradizionale che, dalla fine del comunismo sovietico, ha voltato le spalle ai lavoratori per fare gli interessi del grande capitale e dell’alta finanza, da cui riceve copiose sovvenzioni.

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