Covid-19, Governo pronto a varare nuovo Dpcm: ipotesi divieto di asporto dai bar dalle 18

Dal 16 gennaio scatteranno le nuove restrizioni anti pandemia che saranno adottate con un decreto legge o con un altro Dpcm, vietati gli spostamenti tra regioni almeno fino alla fine del mese. Stato di emergenza potrebbe essere prorogato fino al 30 aprile.

Covid-19, Governo pronto a varare nuovo Dpcm: ipotesi divieto di asporto dai bar dalle 18

Il 15 gennaio prossimo scade il Dpcm del 3 dicembre 2020, per cui l’Esecutivo presieduto dal Premier Giuseppe Conte, in queste ore sta limando le nuove regole che dovrebbero portare ad una nuova stretta a partire dal 16 gennaio prossimo. Secondo quanto riferiscono i media locali e nazionali, il Governo sta pensando di inasprire ancora di più le regole anti movida. Nel nuovo provvedimmento anti Covid, che potrebbe essere adottato con un decreto legge o con un altro Dpcm, potrebbe infatti essere introdotto il divieto di asporto per cibi e bevande dai bar a partire dalle ore 18:00.

Tale divieto dovrebbe restare valido solo per i bar, mentre i ristoranti e le pizzerie potrebbero continuare a servire da asporto fino alle ore 22:00, orario in cui scatta il coprifuoco sanitario in tutta Italia. Anche questa misura sarà sicuramente rinnovata con il prossimo provvedimento anti pandemia, per cui resterà il divieto di circolazione (se non per motivi essenziali) fino alle 5:00 del mattino in tutto il Paese. Anche il sistema che divide l’Italia in fasce di rischio sarà rinnovato e prorogato.

Arriva la zona bianca

Negli scorsi giorni si era detto che il Governo avrebbe potuto inserire una zona bianca tra le fasce di rischio. Si tratta, infatti, di una novità che fa ben sperare. In zona bianca entreranno tutte quelle regioni che hanno un indice di contagiosità molto basso, inferiore ai 50 abitanti contagiati ogni 100.000. Al momento nessuna regione italiana rispetta questi parametri, ma è molto probabile che con il passare delle settimane e con le nuove restrizioni diverse regioni possano entrare in questa fascia. In zona bianca apriranno tutte le attività, come palestre, piscine, cinema e teatri e potrebbe anche non essere inserito il coprifuoco notturno.

In fascia bianca varrebbero comunque le regole anti contagio che conosciamo, come indossare la mascherina e rispettare il distanziamento sociale. Un altro punto su cui si sta discutendo in queste ore riguarda la soglia di rischio con cui una regione potrebbe entrare automaticamente in zona rossa: da quanto fanno sapere i media nazionali, questa potrebbe essere portata a 250 contagiati ogni 100.000 abitanti. Con i dati attuali e con questo criterio, per esempio, il Veneto sarebbe in zona rossa, visto che ha un tasso di contagiosità pari a 453,31 casi ogni 100.000 abitanti.

Nella giornata di oggi 11 gennaio il Governo incontrerà i presidenti delle Regioni per comunicare e discutere con loro le nuove decisioni che si volgiono adottare. Dopo tale incontro l’Esecutivo dovrebbe terminare di realizzare il nuovo provvedimento, il quale nei prossimi giorni sarà comunicato a tutti gli italiani. Lo stato di emergenza pandemica sarà anch’esso rinnovato, e si pensa di prorogarlo almeno fino al 30 aprile. In zona gialla potrebbero riaprire i musei, ma su ciò si sta ancora discutendo.

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