Consigliere del M5S citofona alla sede della Lega a proposito dei 49 milioni di euro

Marco Degli Angeli, consigliere regionale lombardo del M5S, ha citofonato nella sede della Lega, chiedendo dove sono i 49 milioni di euro che il partito ha incassato negli anni scorsi.

Consigliere del M5S citofona alla sede della Lega a proposito dei 49 milioni di euro

Matteo Salvini a Pilastro, quartiere difficile della periferia est di Bologna, insieme ai giornalisti, agli elettori e alle forze dell’ordine, ha bussato ad alcuni abitanti di un edificio. Successivamente, ha chiesto provocatoriamente a un tunisino se abbia mai spacciato in vita sua.

Facendo il nome di queste persone, Matteo Salvini ha completamente mandato in frantumi la privacy dell’uomo che abita nel palazzo a Bologna. Le infrazioni alle leggi non sono finite qui poiché, durante una diretta su Facebook, una signora, molto probabilmente una sua fan, ha continuato a fare i nomi, dicendo che a spacciare sono sia il figlio che il padre. Intanto, il ragazzo tunisino coinvolto è pronto a difendersi nei tribunali italiani, scegliendo Cathy La Torre come suo avvocato.

L’ironia del Movimento 5 Stelle

Marco Degli Angeli, consigliere regionale lombardo del M5s, ha deciso di imitare il gesto fatto da Matteo Salvini, bussando alla sede della Lega. L’onorevole ha chiesto se ci sono i 49 milioni di euro che il partito politico avrebbe incassato illecitamente dal 2008 fino al 2010.

Con un comunicato, il Movimento 5 Stelle lombardo ricorda che si tratta solamente di una semplice provocazione, poiché così non si risolvono i problemi in Italia. Tuttavia, Marco Degli Angeli mostra comunque d’essere rimasto deluso: “Mi aspettavo però che aprissero: avrei sollecitato il partito a fare massima chiarezza su questa vicenda che ha danneggiato tutti i cittadini”.

Marco Degli Angeli ha poi concluso il suo discorso rivelando: “È chiaro però che Salvini non può permettersi di dare lezioni di morale e giustizia a nessuno e non può trasformare le piazze in tribunali. Non mi risulta che da ministro dell’Interno Salvini sia stato così pro-attivo a suonare il campanello a tangentisti, camorristi o a partiti che hanno incassato illecitamente rimborsi elettorali”.

Più o meno, queste dichiarazioni ricordano le parole di Fabio Volo, che ha invitato Matteo Salvini a bussare alle porte dei camorristi e non alle persone deboli.

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